AFRICA/MAROCCO - Terremoto in Marocco: primi bilanci, la solidarietà del Papa

mercoledì, 25 febbraio 2004

Roma (Agenzia Fides) - Circa 600 morti, molte case distrutte, migliaia di feriti e persone traumatizzate: questo il primo bilancio del Ministro della salute, dopo il sisma che ha colpito nelle prime ore della mattina del 24 febbraio, il Nord del Marocco, soprattutto i villaggi intorno alla città portuale di Al Hoceima, dove molte persone sono state sorprese nel sonno.
“È un vero disastro. La situazione più grave è nei villaggi di Ait Kamra, Tamassint e Imzoum, nella Diocesi di Tanger, dove la maggior parte della gente viveva in case di fango”. Così riferisce Caritas Marocco, una struttura piccola, che comunque cerca di sostenere lo sviluppo della popolazione con interventi in favore dei migranti, dei disabili, per la promozione della donna, nel settore dell’alfabetizzazione e del micro-credito. La rete internazionale Caritas si sta attivando ed è pronta ad intervenire appena avrà l’autorizzazione da parte delle autorità governative.
Nel manifestare solidarietà e vicinanza nella preghiera, Caritas Italiana ha assicurato un collegamento costante e la massima disponibilità a sostenere gli sforzi della Chiesa locale e della rete internazionale.
Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha inviato un telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto al Nunzio Apostolico in Marocco, tramite il Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato, in cui assicura la sua vicinanza nella preghiera, chiedendo a Dio Onnipotente di accogliere le vittime nel suo regno, di confortare i feriti e sostenere i soccorritori. (S.L.) (Agenzia Fides 25/2/2004 - Righe 17; Parole 233)


Condividi: