AMERICA/ECUADOR - Domenica 14 settembre “Processione per la Pace, la Vita e la Famiglia”, che culminerà con tre Sante Messe celebrate contemporaneamente in diversi posti di Guayaquil

venerdì, 12 settembre 2008

Guayaquil (Agenzia Fides) – Domenica prossima 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, in Ecuador sarà una Giornata speciale di preghiera in vista del prossimo referendum del 28 settembre, appuntamento di particolare importanza per il futuro del Paese, in quanto i cittadini saranno chiamati a votare il progetto di una nuova Costituzione.
Il Consiglio Ecuadoriano dei Laici Cattolici (CELCA) ha organizzato a tal proposito una grande “Processione per la Pace, la Vita e la Famiglia” che culminerà con tre Sante Messe all’aperto, che saranno celebrate simultaneamente in diversi posti di Guayaquil. L’Eucaristia prevista nel centro della città sarà presieduta dall’Arcivescovo Mons. Antonio Arregui, Presidente della Conferenza Episcopale, mentre i Vescovi Ausiliari, Mons. Marcos Pérez e Mons. Hugo Lino, presiederanno quelle previste nel nord e nel sud della città. Per incoraggiare la partecipazione dei fedeli, a Guayaquil tutte le Sante Messe della domenica verranno sospese in tutte le parrocchie.
Inoltre l’immagine del Cristo della Consolazione, un’icona verso la quale i guayaquileni hanno grande devozione, sarà portata in processione dalle 9 del mattino per giungere all'altare principale alle ore 11, quando inizierà la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Guayaquil. Per l’occasione, un’immagine della Vergine Maria verrà incoronata come Regina dell’Ecuador durante un momento di preghiera per la Patria che coinvolgerà tutti i cattolici.
Il CELCA ha fatto sapere che questa iniziativa si realizza in altre città dell’Ecuador durante il mese di settembre ed include la preghiera quotidiana del Santo Rosario, l’Angelus a mezzogiorno ed il digiuno in tutti i venerdì di questo mese, prima del referendum.
Mons. Marco Pérez ha affermato che la convocazione a partecipare a queste Sante Messe il 14 settembre “ha un fine strettamente religioso, che è quello di elevare una preghiera per la pace, la vita e la famiglia” e non politico, come è stato invece detto su alcuni organi di stampa. Infatti di fronte al prossimo referendum sulla nuova Costituzione, ciò che la Chiesa cerca è “unità e pace, il benessere di tutte le famiglie ecuadoriane”, per cui, ha aggiunto Mons. Pérez, “ricorriamo a quello che abbiamo di meglio come cristiani e credenti: la preghiera”. Allo stesso tempo ha segnalato che i messaggi dei sacerdoti saranno diretti fondamentalmente alla difesa dei valori fondamentali della vita, della famiglia e della libertà di ogni persona.
Da parte sua, Nicolás Dousdebés, Segretario generale aggiunto della Conferenza Episcopale Ecuadoriana, ha spiegato che le celebrazioni previste a Guayaquil ed in altre città dell’Ecuador sono proposte da gruppi di laici cattolici che pregheranno per la pace e affinché gli ecuadoriani arrivino al referendum con i giusti intendimenti. (RG) (Agenzia Fides 12/9/2008)


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