ASIA/SRI LANKA - Appello dei Vescovi alle istituzioni e ai ribelli: “Urge trovare una soluzione pacifica al conflitto, per tutelare gli innocenti”

venerdì, 13 giugno 2008

Colombo (Agenzia Fides) – Nuovo accorato appello dei Vescovi dello Sri Lanka per porre fine al violento conflitto che sta insanguinando il paese. Ancora una volta la Chiesa, preoccupata delle sorti della popolazione, soprattutto dei civili innocenti, dei gruppi più vulnerabili, alza la voce in difesa delle vittime e chiede alle parti in lotta di abbandonare la violenza, che nuoce a tutti, indistintamente, e danneggia fortemente l’intera nazione.
Dopo i recenti bombardamenti e attacchi terroristici che hanno colpito la capitale Colombo e altre aree del paese, i Vescovi hanno diffuso un appello firmato da S. Ecc. Mons. Vianney Fernando, Vescovo di Kandy, e da Mons. Norbert Andradi, Vescovo di Anuradhapura, rispettivamente Presidente e Segretario della Conferenza Episcopale. Il testo si rivolge al Presidente, al governo, alle parti politiche e i ribelli tamil, affinché si torni a trattare per individuare una soluzione pacifica al conflitto, ripreso all’inizio del 2008 in tutta la sua forza distruttiva.
Occorre tutelare e difendere i civili innocenti che vivono nelle aree dove i combattimenti infuriano, affermano i Vescovi: “Siamo profondamente scioccati e amareggiati dall’uccisione di innocenti nelle esplosioni dei mesi scorsi. Le vittime sono persone che stavano normalmente svolgendo le attività della loro vita quotidiana”, nota il testo, in cui i Vescovi si professano vicini e solidali alle famiglie delle vittime, esprimendo le loro condoglianze.
“L’uccisione di esseri umani è inaccettabile, ma l’uccisione dei civili innocenti è abominevole”, nota il comunicato, in cui la Conferenza Episcopale esprime tutto il suo sdegno, supplicando “nel nome di Dio e della sofferenza della nazione” affinché “la situazione venga affrontata con urgenza, per evitare un disastro maggiore e raggiungere al più presto una pace definitiva”.
I Vescovi esortano le parti a riconoscere la gravità della situazione attuale: vite umane vengono sacrificate ogni giorno, a causa della guerra e del terrorismo, l’insicurezza regna sovrana e non è possibile svolgere le normali attività di scuola, lavoro, commercio, vita pubblica. Tutto ciò paralizza il paese al suo interno e lo isola dall’esterno, aggravandone il declino socio-economico.
Per questo la Conferenza Episcopale, dichiarando la propria disponibilità e l’impegno della Chiesa, a tutti i livelli, a servizio della pace e della riconciliazione, chiede ai ribelli tamil di desistere dalla scia della violenza e incoraggia le parti a riprendere la via del negoziato, nell’interesse e per il bene comune del paese.
(PA) (Agenzia Fides 13/6/2008 righe 28 parole 291)


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