ASIA - La crisi del riso si abbatte sulle fragili economie dei paesi asiatici generando fame e povertà

lunedì, 14 aprile 2008

New Dehli (Agenzia Fides) - Nei paesi asiatici il riso è l’alimento principale, base dell’alimentazione, specialmente per milioni di persone che vivono al limite della sopravvivenza: la crisi che si è abbattuta violentemente sul continente per il rialzo del prezzo (fino al 75% in più) del cibo essenziale per larghe masse di popolazione costituisce un autentico terremoto che crea sconvolgimenti e scompensi nell’economia e nella società di molti paesi dell’Asia. Nel continente il riso normalmente rappresenta il 40% delle calorie per il consumo individuale, per una popolazione di oltre due miliardi e mezzo di persone. L’Asia consuma oltre l’80% del riso prodotto in tutto il mondo.
I più preoccupati sono i paesi importatori, che possono vedere d’improvviso esaurirsi le scorte alimentari, come accadde nella crisi del 1976, dovuta perlopiù a cattivi raccolti per eventi atmosferici avversi.
Oggi in molte nazioni si è già al livello di emergenza, mentre in altre si potrebbe raggiungere ben presto. Le Filippine, fra i paesi più colpiti, hanno cercato di acquistare all’estero nelle scorse settimane oltre 500mila tonnellate di riso, occorrenti per sfamare la popolazione, e anche la Chiesa ha dato il suo contributo per la distribuzione a prezzi calmierati. In Bangladesh, dopo l’avvento dei ciclone Sidr, la situazione si è complicata e le scorte non bastano. E mentre paesi importatori come Filippine, Bangladesh, Indonesia, Nord Corea e Nepal sono preoccupati per la “sicurezza alimentare”, i grandi produttori come India e Cina hanno intenzione di ridurre le esportazioni per tenere basso il prezzo in patria. In Vietnam, produttore ed esportatore, il prezzo del riso è salito del 20% mentre l’India ha aumentato del 50% il prezzo minimo del riso esportato.
Secondo gli esperti dell’Asia Development Bank, le ragioni dell’impennata sono molteplici: raccolti più scarsi a causa di eventi atmosferici avversi; riduzione della terra adibita all’agricoltura (a favore dei pascoli); destinazione di porzioni crescenti di cereali alla creazione di combustibili.
Vista la portata della crisi, oltre ai contributi di emergenza messi in moto dai governi, si richiedono interventi strutturali sull’economia internazionale e soluzioni in collaborazione con istituzioni come Banca Mondiale, WTO, Fondo Monetario Internazionale. (PA) (Agenzia Fides 14/4/2008 righe 26 parole 267)


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