AMERICA/CILE - Proibita la distribuzione della ‘pillola del giorno dopo’ nei centri pubblici di salute: “riaffermato lo Stato di Diritto e riconosciuto che nel nostro ordinamento giuridico si protegge la vita”

martedì, 8 aprile 2008

Santiago del Cile (Agenzia Fides) - Dopo una lunga battaglia giudiziaria, il Tribunale Costituzionale del Cile ha reso pubblico ed ufficiale l’accordo secondo il quale verrà redatta la sentenza sull’ingiunzione di incostituzionalità presentata da Deputati della Repubblica contro il Decreto Supremo che approvò le Norme Nazionali di Regolazione della Fertilità. Secondo questa risoluzione, verrà proibita la distribuzione della ‘pillola del giorno dopo’ nei centri pubblici di salute e potrà riguardare anche altri metodi contraccettivi. La sentenza del tribunale è stata di cinque voti a favore e quattro contrari e ha adesso un carattere di inappellabilità, come anticipato da organi di informazione locali. Il tribunale si è pronunciato su una richiesta di deputati dell’opposizione per i quali il farmaco di emergenza viola il principio costituzionale del diritto alla vita, poiché è abortivo. La risoluzione governativa, che viene revocata con questa sentenza, stabiliva la ripartizione gratuita del farmaco ad ogni donna che lo solleciti, comprese le adolescenti maggiori di 14 anni, senza il consenso dei loro genitori.
Un gruppo di 29 associazioni appartenenti alla Rete per la Vita e la Famiglia hanno diffuso un comunicato rivolto all’opinione pubblica mostrando la loro soddisfazione per la decisione del Tribunale Costituzionale. “Ella riafferma lo Stato di Diritto, riconoscendo che nel nostro ordinamento giuridico si protegge la vita nascente sin dal suo concepimento”. Allo stesso tempo ricordano che “il diritto alla vita è il primo e più fondamentale di tutti i diritti, e questo non può sottomettersi né essere messo a rischio con il pretesto di una incompresa giustizia, tantomeno davanti a scelte personali di terzi”. Con questa decisione, il Cile si somma agli altre Paesi che hanno dichiarato l’effetto abortivo della pillola del giorno dopo, tra i quali gli Stati Uniti attraverso la Food and Drugs Administration, FDA (maggio 2004).
“Ci rallegriamo con la decisione adottata dal Tribunale Costituzionale, appoggiamo e ci congratuliamo con i deputati e gli avvocati che hanno presentato l’ingiunzione e sollecitiamo tutta la società civile ad avere parte attiva nella protezione e nella promozione della vita, in special modo della vita nascente”, conclude il comunicato.
Tra le istituzioni che aderiscono alla Rete per la Vita e la Famiglia vi sono: Azione Famiglia, Aiuto alla Chiesa che Soffre (AIS), Associazione Famiglia Viva, ACONOR Calcutta, Centro di Investigazione e Studi sulla Vita Umana (CIEVH), Centro Alunni di Diritto UC (CADE), Centro di Studi Politica e Società, CIMENARF, ChileVida, Cittadini per la Vita, Invita, Corporazione Progetto Speranza, Creavida, Cristiani per la Vita, Giovani per il Cile, Giovani per la Vita, Fondazione Istituto di Studi Evangelici, Fondazione Gente Nuova, Fondazione Fare Famiglia, Fondazione Sara Philippi, ISFEM, Movimento Umanista Cristiano (MHC), Movimento Mondiale delle Madri (MMM), MueveteChile.org, Persona & Vita, Rete Radici di Puente Alto, SOFAM, Vivo Cile. (RG) (Agenzia Fides 8/4/2008)


Condividi: