AFRICA/UGANDA -Rinviata la firma dell'accordo definitivo con la guerriglia dell'LRA, che continua a compiere saccheggi in Congo

mercoledì, 2 aprile 2008

Kampala (Agenzia Fides)- È stata posticipata la firma dell'accordo di pace definitivo con l'Esercito di Resistenza del Signore (LRA), il gruppo di guerriglia che da 20 anni opera nel nord Uganda. Lo ha annunciato il governo di Kampala che ha precisato che il ritardo è dovuto ad un'indisposizione del leader dell'LRA, Joseph Kony. Secondo la tempistica originaria, stabilita dai negoziatori delle due parti, era previsto che le intese dovessero essere firmate il 5 aprile (vedi Fides 28/3/2008).
Un portavoce governativo ha affermato che la cerimonia per siglare gli accordi si terrà non prima del 10 aprile.
La firma delle intese è attesa non solo dalle popolazioni del nord Uganda, vittime principali della guerra ultra ventennale, ma anche dai governi dei Paesi confinanti preoccupati per l'estendersi degli atti di violenza commessi dai membri dell'LRA in aree del sud Sudan, della Repubblica Centrafricana e della Repubblica Democratica del Congo. In quest'ultimo Paese, in particolare, la Commissione diocesana “Giustizia e Pace” della diocesi di Doruma-Dongu, nella provincia Orientale, ha denunciato in un memorandum gli atti di vandalismo e di violenza commessi da “elementi stranieri incontrollati”.
Secondo “Giustizia e Pace” gli uomini dell'LRA hanno creato un clima di terrore in diverse zone della diocesi. I saccheggi sono iniziati il 16 marzo a Bangalu, 55 km da Doruma. L'organizzazione cattolica ha raccolto la testimonianza di alcune persone che erano state rapite dal commando, che avrebbero visto nella foresta della zona più di 500 uomini combattenti in armi dell'LRA.
Il 19 marzo i sacerdoti della parrocchia cattolica di Doruma annunciano con un messaggio radio che gran parte della popolazione è fuggita dalla città per timore di un attacco dei guerriglieri ugandesi. Sul posto rimangono tre sacerdoti, le suore agostiniane e qualche coraggioso volontario. I preti affermano che tra gli uomini dell'LRA vi sono circa 200 nuove reclute di nazionalità congolese e sudanese e che i guerriglieri saccheggiano tutto alla disperata ricerca di cibo per sé e per i propri familiari. Una delle caratteristiche dell'LRA infatti è che i suoi componenti si spostano con la famiglia al loro seguito. Tra loro vi sono numerosi bambini-soldato, reclutati a forza nel corso dei frequenti raid nei villaggi del nord Uganda, ma anche del Sudan e della Repubblica Democratica del Congo. Secondo il rapporto di “Giustizia e Pace” il 21 marzo, i guerriglieri sono giunti alle porte di Doruma, mentre un'altra colonna di 150 uomini aveva investito un'altra località nel nord-est dell'area.
La stampa congolese si interroga sul significato delle azioni dell'LRA in territorio congolese, condotte alla vigilia di quello che è stato annunciato come l'accordo di pace definitivo con il governo ugandese. L'ipotesi più accreditata è che si vuole attirare l'attenzione della comunità internazionale sulle proprie rivendicazioni. Tra queste vi sono la sospensione del mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale nei confronti della leadership del movimento di guerriglia. (L.M.) (Agenzia Fides 2/4/2008 righe 36 parole 479)


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