ASIA/SRI LANKA - Preoccupazione per l’aumento della violenza e dei rifugiati nel paese

giovedì, 6 marzo 2008

Colombo (Agenzia Fides) - Gli osservatori internazionali e le organizzazioni non governative hanno lanciato un allarme per il deteriorarsi della situazione sociale in Sri Lanka, dove il conflitto civile sta avendo ripercussioni negative ad ogni livello: politico, sociale, economico. A preoccupare è soprattutto l’aumento della violenza e degli sfollati interni che, secondo stime recenti, hanno toccato quota 500mila.
La situazione è divenuta insostenibile: sia gli aiuti predisposti dal governo, sia quelli assicurati e gestiti dalle istituzioni internazionali e dalle organizzazioni non governative sono insufficienti.
L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ha lanciato un appello per la raccolta di 19milioni di dollari, necessari a garantire i beni essenziali di base agli sfollati interni, che hanno lasciato le loro case nelle aree di conflitto. Oltre 300mila persone si trovano nella condizione di sfollati da oltre vent’anni, mentre 190mila sono bisognosi di assistenza dall’aprile 2006, quando le ostilità sono riprese.
La crisi nello standard del rispetto dei diritti umani ha raggiunto il suo culmine, notano le Ong, e questo va a scapito soprattutto delle minoranze etniche e religiose. Nel 2007 oltre 3.500 civili sono stati uccisi, vittime di un conflitto che ha messo in ginocchio la nazione e non accenna a cessare, afferma un forum di Ong fra le quali Amnesty International, Human Rights Watch e Asian Human Rights Commission, criticando l’azione del governo e invitando a garantire maggiore protezione ai civili.
Anche i cristiani in Sri Lanka hanno visto salire negli ultimi mesi gli episodi di violenza anti-cristiana ed esprimono le loro rioccupazioni per il futuro, in un paese dove conflitto, tensione e violenza sono quotidiane. Si sono registrati negli ultimi tempi episodi di sopraffazione verso strutture appartenenti alla comunità cristiana, mentre alcuni fedeli sono stati minacciati, aggrediti e malmenati.
Un gruppo di studenti cristiani a Lunuwila è stato fermato e percosso da uomini a viso coperto, mentre in un altro distretto a un Pastore protestante è stato intimato di lasciare il territorio, con minacce di morte. Inoltre, in alcuni casi, autorizzazioni concesse per costruire chiese sono state revocate senza motivo. (PA) (Agenzia Fides 6/3/2008 righe 28 arole 281)


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