EUROPA/ITALIA - Scuola Professionale ELIS e Università La Sapienza: convenzione per la produzione di una macchina criogenia

mercoledì, 30 gennaio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Dopo alcuni mesi di progettazione e di conoscenza reciproca, il Direttore della Scuola di Formazione ELIS ha stipulato un accordo pluriennale con l’Università di Roma La Sapienza. Sono infatti operative due convenzioni con il Dipartimento di Ingegneria meccanica ed aeronautica (DMA) dell’ Università La Sapienza con sede in San Pietro in Vincoli e la Scuola Professionale ELIS. In base all’accordo gli studenti ed i docenti della Scuola ELIS insieme ad un gruppo di ricercatori e di tesisti universitari realizzeranno una macchina criogenica. La criogenia studia le reazioni dei materiali portati a basse temperature. Il suo impiego nell’industria moderna è in espansione. Uscita dai laboratori già dal secolo scorso per la distillazione dell’aria, al momento è anche impiegata per particolari trattamenti metallurgici e per sfruttare in numerosi campi gli effetti legati alla superconduttività.
Obiettivo del progetto è proprio quello di studiarne l’applicazione e le possibili evoluzioni nel campo della meccanica e dell’aereonautica. In particolare gli allievi del corso per manutentori meccanici porteranno ad una temperatura di meno 180° centigradi un processore elettronico per poi rilevare gli effetti dell’esperimento in relazione alla prestazione della macchina. Tale prototipo sarà interamente realizzato nel laboratorio di meccanica della Scuola ELIS con la consulenza di due tesisti ed un ricercatore di Ingegneria. La macchina una volta costruita resterà di proprietà dell'ELIS. Verranno realizzati inoltre, nel corso dell’anno, pezzi meccanici per una micro car da corsa parcheggiata in un box nella pista di Vallelunga, grazie all’utilizzo dei nuovi macchinari ottenuti con il contributo dell’Isma e sempre con la supervisione di alcuni ricercatori del CRIS - un’associazione di Università scientifiche italiane. (S.L.) (Agenzia Fides 30/1/2008 - Righe 20, Parole 273)


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