ASIA/TERRASANTA - “Nel nome di Dio, fermare l’assedio a Gaza”: appello dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme alla comunità internazionale

giovedì, 24 gennaio 2008

Gerusalemme (Agenzia Fides) - “Nel nome di Dio, noi, capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme e della Terrasanta, chiediamo alla comunità internazionale, di porre fine alla sofferenza di Gaza”: è quanto scrivono i Patriarchi e i capi delle Chiese cristiane di Terrasanta in una accorato appello che dà voce alla sofferenza e al disagio della popolazione palestinese chiusa nella striscia di Gaza senza servizi, acqua, medicine.
Il testo dell’appello ricorda che “oltre mezzo milione di persone sono senza cibo e medicine, oltre 800mila persone sono senza elettricità e sevizi: “Questa è una ingiusta punizione collettiva, un atto immorale in violazione della legge umana fondamentale e del diritto internazionale. La chiusura di Gaza deve finire”.
I Patriarchi chiedono alla comunità internazionale e all’Unione Europea di agire senza indugi dato che sono in pericolo numerose vite umane. Poi si rivolgono a Palestina e Israele: “Chiediamo ai leader Palestinesi di metter fine alle loro divisioni per il bene della popolazione di Gaza. Mettete da parte le vostre differenze e risolvete la crisi per il bene di tutti gli esseri umani, dimostrando che voi avete a cuore la sorte dei vostri fratelli e sorelle che già hanno sofferto troppo”.
A Israele il documento chiede di “agire responsabilmente e di porre fine immediatamente a questo assedio inumano. Negare ai bambini e ai civili i beni di prima necessità non è un modo per garantire la sicurezza, ma getta la regione in uno stato di ulteriore pericoloso deterioramento”, che porterà amarezza, sofferenza e morte di innocenti.
I leader cristiani esortano palestinesi e israeliani a rispettare la vita umana e a considerare l’amore di Dio per ogni creatura umana, affermando che “solo una pace giusta proteggerà la dignità della vita umana e di entrambi i popoli”. (PA) (Agenzia Fides 24/1/2008 righe 27 parole 273)


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