AMERICA/MESSICO - Nel loro messaggio di Natale, i Vescovi del Messico augurano alle famiglie di “fortificare il loro spirito di culla della vita e dell'amore… riaffermando l’impegno per la pace e la giustizia”

venerdì, 21 dicembre 2007

Città del Messico (Agenzia Fides) - I Vescovi del Messico chiedono a tutto il popolo di Dio “di riaffermare, in questo Natale, il nostro tenace impegno per la pace e la giustizia”, facendo eco delle parole che il Santo Padre, Benedetto XVI, ha espresso nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008.
I Vescovi messicani sottolineano alcune delle principali sfide che la Chiesa e la società saranno chiamate ad affrontare nel prossimo anno. Tra queste, segnalano in primo luogo “la globalizzazione che, condotta dall’etica, dovrebbe essere al servizio della persona”. Tuttavia, è molto alto il rischio “che essa possa favorire la creazione di grandi monopoli e la trasformare del lucro in valore supremo, generando una povertà maggiore e più crudele”. Un'altra grande sfida riguarda “il consolidamento della democrazia, verso la quale si sono fatti alcuni passi, ma è necessario che divenga più partecipativa e basata sulla promozione e il rispetto dei diritti umani”. I Vescovi aggiungono anche la sfida della “debilitazione della vita cristiana dovuta al secolarismo, all'edonismo ed al menefreghismo” e la scarsa o limitata assistenza spirituale rivolta ai fedeli laici “che frequentemente, con buon spirito ed entusiasmo, desiderano con grande ardore apostolico una sana evangelizzazione”.
“Davanti alle complessità della nostra società - si legge ancora nel Messaggio - è necessario continuare a promuovere l'azione e l’impegno di tutte le persone di buona volontà per giungere ad accordi concreti a beneficio dei più bisognosi”, come i fratelli indigeni, gli emigranti, i malati, i tossicodipendenti, i carcerati e le persone che vivono per strada. In particolare, i Vescovi si soffermano su “l’essere umano più debole ed indifeso, l'essere che si sviluppa nel seno della madre, dalla quale dipende totalmente fino al momento della nascita”, e si dicono preoccupati che il Messico, che è “una società la cui caratteristica fondamentale è sempre stata l’importanza e la cura della famiglia e della vita, possa rimanga senza la dovuta protezione legale a garanzia dell’essere umano, in ogni fase della sua vita, e in particolare durante la gravidanza”.
Nel messaggio non mancano riferimenti ai momenti di tensione che si sono avuti nel paese durante quest’anno e dovuti ai cambiamenti sociali e politici tipici del processo evolutivo che sta attraversando la Nazione, oltre ai numerosi momenti di amarezza e tristezza provocati dalle catastrofi naturali. Tutti questi avvenimenti ci hanno dato “l'opportunità di dare testimonianza, ancora una volta, dello spirito solidale del nostro paese”.
I Vescovi concludono il loro messaggio augurando a tutte le famiglie di “fortificare il loro spirito di culla della vita e dell’amore, e che presso di loro possa fiorire il messaggio di giustizia e di pace che porta l’Emmanuele, il Dio con noi”. (RG) (Agenzia Fides 21/12/2007; righe 32, parole 446)


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