AMERICA/CILE - Messaggio di Natale dei Vescovi cileni: “Solo con il dialogo onesto e rispettoso, che si apprende in famiglia, è possibile superare la tentazione della violenza ed aprire le porte a soluzioni giuste”

venerdì, 21 dicembre 2007

Santiago (Agenzia Fides) - “Che il Bambino Gesù ci benedica con la sua grazia, dia pace alle nostre anime e ci conduca nel cammino verso il dialogo affinché la nostra convivenza familiare, civica e sociale sia ogni giorno più rispettosa della dignità di tutti, per il bene del nostro paese, e in modo particolare dei più bisognosi”. È quanto si legge nel Messaggio diffuso dal Comitato Permanente della Conferenza Episcopale Cilena in occasione del Natale 2007.
Secondo i Vescovi del Cile, l’anno che volge al termine, "sebbene, in varie circostanze, non sia stato del tutto prospero per i cileni, si sono comunque aperte delle strade di dialogo, per cercare soluzioni a quei temi sociali che attendono risposta, quali la maggiore giustizia sociale ed una educazione di qualità”. Tuttavia, non smette di preoccupare “il clima di violenza latente presente nella convivenza quotidiana” in tutti i campi. Per questo, i Vescovi ribadiscono ancora una volta, con forza, che è necessario educare alla pace. “Solo con il dialogo onesto e rispettoso, che si apprende in famiglia, è possibile superare la tentazione della violenza ed aprire le porte a soluzioni giuste”.
Il Messaggio dei Vescovi del Cile si conclude con un appello alla speranza, con riferimenti alla seconda enciclica che “in questo tempo di Avvento, Benedetto XVI ci ha regalato: la “Spe salvi”, profondamente ricca e apportatrice di freschezza nel nostro tempo”. In essa, il Santo Padre ricorda che “tutti noi abbiamo bisogno delle speranze - dalle più piccole alle più grandi - che, giorno per giorno, ci mantengono in cammino. Senza la grande speranza, però, che deve superare tutto il resto, esse da sole non bastano. Questa grande speranza può essere solo Dio, che abbraccia l’universo e che può proporci e donarci ciò che, da soli, non potremmo raggiungere” (N. 31). (RG) (Agenzia Fides 21/12/2007; righe 20, parole 296)


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