AFRICA/COSTA D’AVORIO - “Sarà un Natale all’insegna della speranza di pace e della testimonianza”: un missionario dal nord della Costa d’Avorio

venerdì, 21 dicembre 2007

Abidjan (Agenzia Fides) - “Sarà un Natale all’insegna della speranza per la pace” dice all’Agenzia Fides padre Dino Dussin, missionario del PIME, dalla Costa d’Avorio.
P. Dino, che opera in alcuni villaggi intorno a Bouaké, nel centro-nord della Costa d’Avorio, si appresta a celebrare più di una Veglia di Natale. “Alle 8 della sera del 24 dicembre presiederò la celebrazione della Veglia in un villaggio, poi a mezzanotte celebrerò l’Eucaristia in un altro, e alle 5 del mattino sarò in un altro ancora. Infine la mattina del 25 dicembre celebrerò la Messa di Natale nel centro cattolico più importante dell’area”. Una vera “maratona” resa necessaria dalla dispersione dei fedeli sul territorio, ma agevolata dalla presenza dei catechisti che assistono i missionari e il clero nelle celebrazioni e nella preparazione delle comunità.
Il missionario descrive così il clima della vigilia natalizia: “La comunità cattolica si prepara al Natale sia dal punto di vista materiale - si corre a comprare il pollo per il pranzo o il vestito nuovo - sia, soprattutto, da quello spirituale. I catechisti, insieme a me, stanno preparando la liturgia e il commento della Parola di Dio della Veglia di Natale, che durerà tutta la notte. Le riflessioni sono sotto forma di dialogo, di domande e risposte, per rendere ancora più vivo l’annuncio del Vangelo, coinvolgendo i più giovani, senza fare calare l’attenzione durante la lunga notte di Veglia”.
P. Dino sottolinea come il Natale sia un evento importante anche per i non cattolici. “Durante la Veglia di Natale si riuniscono non solo i cattolici ma anche tutti gli abitanti del villaggio, che assistono con gioia alla celebrazione. Si tratta quindi di un’occasione molto importante di evangelizzazione e di annuncio della Parola di Dio. I cattolici locali avvertono questa responsabilità e pongono particolare cura nel preparare la Veglia”.
“I fedeli - continua p. Dino - sentono in modo particolare la venuta del Signore che è nato in una grotta, e vedendo come le comunità locali sono costrette a riunirsi in cappelle provvisorie (capanne, costruzioni in lamiera) desiderano accogliere Gesù in una vera chiesa. Per questo motivo intendono adoperarsi per raccogliere i fondi necessari”.
Il Natale è anche un momento in cui si manifesta la solidarietà tra le persone e in Costa d’’Avorio, spiega P. Dino “da qualche tempo, si è affermata la pratica di raccogliere fondi per le madri bisognose, che vengono deposti di fronte alla statuina di Gesù Bambino nei presepi”. “Di fronte alla fede della gente comune e visti gli ultimi avvenimenti sul piano politico, spero che Gesù porti finalmente la vera pace alla popolazione della Costa d’Avorio” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 21/12/2007 righe 30 parole 436)


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