AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - Massiccia mobilitazione a favore della vita: una grande Marcia contro l'aborto e la presentazione del documento “Rispetta, difendi, servi ed ama la vita”

mercoledì, 5 dicembre 2007

San Pedro de Macorís (Agenzia Fides) - Centinaia di persone hanno partecipato venerdì 30 novembre alla Marcia a favore della vita e contro la cultura della morte, organizzata dalla Chiesa Cattolica e sostenuta da diverse organizzazioni cristiane. La Marcia ha preso avvio dalla Cattedrale di San Pietro Apostolo per giungere fino al cimitero municipale di Santa Fe, dove è stata inaugurata una nicchia in memoria dei non nati. L'atto è stato guidato da Mons. Franciso Ozoria, Vescovo della diocesi, e vi hanno partecipato numerosi sacerdoti, diaconi, religiose cosi come rappresentanti di diverse istituzioni: medici, dirigenti politici ed impresari.
Mons. Ozoriaha lanciato un appello a medici, giuristi, comunicatori, artisti, gruppi professionali, sindacali e madri, a pronunciarsi e a manifestare a beneficio della vita e contro la pretesa depenalizzazione dell'aborto. Ha invitato sacerdoti e laici a dare dimostrazione pubblica in difesa della vita umana, organizzando la preghiera del Santo Rosario e promuovendo altre celebrazioni che contribuiscano alla presa di coscienza di difendere la vita umana, dai suoi inizi fino alla morte naturale.
In occasione della marcia è stato presentato il documento elaborato dalla Pastorale Familiare della diocesi intitolato "Rispetta, difendi, servi ed ama la vita". Il documento rileva che la Diocesi di San Pedro di Macorís, unita alla Chiesa universale, reclama il diritto naturale ed inalienabile della vita come Dono prezioso di Dio, e nessun altro interesse può essere al di sopra di esso. Egualmente si indica che la soluzione ai problemi fondamentali della nazione non è promuovere la cultura della morte, per il carattere criminale ed immorale dell'aborto, e per i seri turbamenti psicologici personali, familiari e sociali che genera. "I buoni e retti legislatori - si legge nel documento - sono quelli che riconoscono che non hanno un potere assoluto in questa materia e che devono procurare solo, sempre ed in tutto, la difesa responsabile dei valori permanenti che derivano dalla legge naturale, rispecchiata nella coscienza e nel cuore degli uomini, dalla Legge di Dio. Anzi, sono quelli disposti a resistere con fermezza, onore e lealtà alle grandi pressioni che provengono da correnti esterne disumanizzanti, da istituzioni internazionali che premono e pretendono di giustificare la cultura della morte". (RG) (Agenzia Fides 5/12/2007; righe 26, parole 364)


Condividi: