VATICANO - Giovanni Paolo II: la vita di Santa Giuseppina Bakhita “ispira la ferma determinazione di operare in modo efficace per liberare le persone dall'oppressione e dalla violenza”

venerdì, 30 novembre 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Nel discorso che Papa Giovanni Paolo II rivolse ai membri della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Sudan, ricevuti in udienza in occasione della visita “ad limina Apostolorum” il 15 dicembre 2003, indicò “due audaci testimoni della fede, due persone sante” le cui vite sono intimamente legate alla terra sudanese: santa Giuseppina Bakhita e san Daniele Comboni. Santa Giuseppina Bakhita “ha sperimentato la crudeltà e la brutalità con cui l'uomo può trattare i suoi simili - ricordò il Santo Padre -. Rapita e venduta come schiava quando era ancora bambina, ha conosciuto fin troppo bene la sofferenza e la vittimizzazione che tuttora affliggono innumerevoli uomini e donne nella sua patria, in tutta l'Africa e nel mondo. La sua vita ispira la ferma determinazione di operare in modo efficace per liberare le persone dall'oppressione e dalla violenza, assicurando che la loro dignità sia rispettata nel pieno esercizio dei loro diritti”. Giovanni Paolo II sottolineò inoltre che la vita di santa Bakhita “mostra chiaramente che il tribalismo e le forme di discriminazione basate sull'origine etnica, sulla lingua e sulla cultura non fanno parte di una società civile e non hanno assolutamente alcun posto nella comunità dei credenti.” (S.L.) (Agenzia Fides 30/11/2007; righe 14, parole 198)


Condividi: