III Convention internazionale promossa dal Movimento per un’Economia di comunione

giovedì, 29 novembre 2007

Castelgandolfo (Roma) - Precarietà, flessibilità, disoccupazione, le problematiche del mondo del lavoro che oggi appaiono più urgenti a livello internazionale. Ma il disagio più diffuso nel mondo del lavoro è la crisi dei rapporti interni all’azienda, tra aziende, con fornitori, clienti e con il territorio. Lo dicono altri segnali, a vari livelli, come la new economy, l’aumento del mobbing, la domanda di un codice etico, l’eccessiva competitività, e il moltiplicarsi delle cliniche e degli psicologi del lavoro. Offrire proposte per rispondere a questa crisi è il primo obiettivo della III Convention internazionale, promossa, dal 30 novembre al 2 dicembre, dal Movimento per un’Economia di comunione, espressione in campo economico del più vasto Movimento dei Focolari. Lo dice il titolo: “Lavorare in comunione. Molte sfide, una proposta”. Al centro del convegno un’ esperienza pilota che ha 16 anni di vita: il progetto dell’ “Economia di comunione” applicato da oltre 700 imprese di produzione e servizi. Un progetto incentrato sulla reciprocità come etica di comportamento, come forma di governance e come cultura organizzativa. Su questa base, nella 3 giorni, verranno presentate riflessioni, ricerche, dibattiti, storie di vita, buone pratiche, realizzate in varie aree culturali, quali contributi per aprire nuove strade e prospettive per un mondo del lavoro “a misura di persona”. Oltre 600 i partecipanti, il 20% imprenditori e poi lavoratori, studiosi e universitari, provenienti dai cinque continenti. Tra i relatori, i professori Stefano Zamagni (Bologna), Johan Verstraeten (Lovanio), Luigino Bruni (Milano-Bicocca, EdC), Helen Halford (Angelicum, Roma). Il congresso terminerà con la consegna di alcune linee per la conduzione delle imprese secondo lo spirito di comunione. Ufficio Stampa: Servizio Informazione Focolari - Tel. 06.947989 cell.348.8563347 sif@focolare.org www.edc-online.org - www.focolare.org. (S.L.) (Agenzia Fides 29/11/2007; righe 20, parole 277)


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