AMERICA/CILE - “Tutto quello che si fa per curare e fortificare la vita delle famiglie si rifletterà nel bene di tutto il paese”: il Presidente della Conferenza Episcopale alla Camera di Deputati

mercoledì, 7 novembre 2007

Santiago (Agenzia Fides) - Il Presidente della Conferenza Episcopale del Cile, Mons. Alejandro Goic, Vescovo di Rancagua, ha espresso il pensiero della Chiesa sulla difesa della vita davanti alla Commissione della Salute della Camera dei Deputati cilena, a proposito del dibattito sulla commercializzazione della cosiddetta "pillola del giorno dopo" (vedi Fides 26/10/2007; 31/10/2007).
Mons. Goic ha ricordato che la missione essenziale della Chiesa è l'evangelizzazione, cioè "annunciare il Vangelo ed illuminare la realtà con l'etica del Vangelo". Questa missione la porta "a preoccuparsi per i problemi reali che colpiscono l'insieme del paese", cosciente che "non può né deve sostituire lo Stato. Ma neanche può né deve rimanere al margine della lotta per la giustizia".
Secondo il Presidente della Conferenza Episcopale, oggi il principale problema del Cile è la famiglia, che soffre una profonda crisi come testimoniano numerosi problemi indicati dal Vescovo: più del 50 per cento dei bambini in Cile nasce fuori dal contesto di una famiglia, con tutto quello che significa per la vita affettiva, sociale, psichica, etc., dei bambini; la realtà della violenza familiare; la povertà materiale di migliaia di famiglie cilene; gli abusi sessuali di ogni tipo; gli stipendi e le entrate insufficienti in migliaia di famiglie; una sessualità che si banalizza e si rende irresponsabile; l'evasione nell'alcool e nella droga, con conseguenti drammi di delinquenza, traffico e corruzione; la carenza di un'educazione migliore per i più poveri; rapporti sessuali prematuri ed irresponsabili tra i giovani.... Considerando che "una società cresce più sana e solida quando la stabilità familiare è adeguatamente protetta", il Vescovo afferma che "tutto quello che si fa per curare e fortificare la vita delle famiglie si rifletterà nel bene di tutto il paese".
Riguardo alle norme di regolazione della fertilità disposte dal Ministero della Salute, Mons. Goic ha sottolineato che al fondo esiste “un imperialismo ideologico ed un imperialismo economico". Inoltre le Norme "cercano di evitare gli effetti del male e non la causa", anche se è vero che esiste un problema reale di gravidanze tra gli adolescenti e di trasmissione dell'AIDS nel paese. "La Chiesa - ha continuato il Vescovo - riconosce la gravità del problema e propone la ricerca di soluzioni concordi con la dignità umana e all’interno di una sana antropologia". Per Mons. Goic il problema principale è che “non si ha fiducia nei giovani, non li si considera capaci di vivere una sessualità umanizzante” perché “si indicano tecniche e mezzi per prevenire possibili malattie e contagi, dimenticando tutta la dimensione umana e dei valori e la testimonianza di amore". Pertanto la grande sfida davanti all'idolatria del sesso è "promuovere valori di speranza e di vita, recuperare la dignità della persona, specialmente la dignità della donna". (RG) (Agenzia Fides 7/11/2007; righe 31, parole 448)


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