AMERICA/MESSICO - “Questi fenomeni ci rivelano il dramma della povertà e la sua ampiezza, come la vulnerabilità di milioni di messicani”: numerose iniziative per assistere i colpiti dalle inondazioni

lunedì, 5 novembre 2007

Tabasco (Agenzia Fides) - Tabasco, nel sud del Messico, vive la peggiore tragedia della sua storia, dovuta alle inondazioni che hanno interessato 15 dei 17 municipi dello Stato, e che hanno lasciato più di un milione di disastrati, dei quali migliaia rimangono ancora sui tetti delle case sperando di essere salvati. Sono distrutte quasi tutte le coltivazioni, e ciò rende particolarmente grave la situazione nella zona. Il rappresentante del Governo ha affermato che ci sono ancora 280.000 persone che aspettano aiuto dalle autorità, 70.000 case non hanno energia elettrica. Le piogge a Tabasco sono arrivate a livelli superiori dell’82 per cento alla media normale nel mese di ottobre, ed a cinque volte in più il livello storico in 24 ore: quindi è stata una delle peggiori inondazioni negli ultimi 50 anni. Si continua a lavorare per evacuare migliaia di messicani, davanti al pericolo di una possibile crisi sanitaria.
La Conferenza Episcopale del Messico ha emesso un comunicato nel quale invita a realizzare una colletta nazionale ed a manifestare la solidarietà, oltre ad unirsi con la preghiera ai fratelli disastrati. "Quando si tratta delle emergenze in territorio nazionale - si legge nel comunicato - l'esperienza ci insegna l'importanza di appoggiare le fasi di riabilitazione e di ricostruzione. Tuttavia data la grandezza di questo disastro è necessario intervenire anche direttamente in questa fase di emergenza". Considerano inoltre che questi fenomeni "finiscono per rivelarci il dramma della povertà e la sua ampiezza, come la vulnerabilità di milioni di messicani che vivono in luoghi ad alto rischio, perché la miseria e la povertà li hanno portati ad abitare con le famiglie in zone emarginate."
Il Cardinale Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo di Mexico, ha lanciato un appello urgente a tutti i membri della Chiesa locale - laici, religiosi, religiose, diaconi e presbiteri - perchè "partecipino ad una grande crociata di solidarietà per il popolo tabasqueño", in quanto "nessuno può rimanere passivo davanti a questa tragedia."
Anche la Diocesi di Saltillo ha organizzato una Settimana di Solidarietà con Tabasco, da lunedì 5 a venerdì 9 novembre, insieme alla Commissione Diocesana di Pastorale Sociale, alla Banca degli Alimenti, e alla Cáritas. Perciò il Vescovo della diocesi, Mons. Raúl Vera Lopez, ha chiesto che ogni parrocchia, rettorato, scuola, associazione, movimento ecclesiale, sia promotore della solidarietà verso la popolazione tabasqueña, e sia anche centro di raccolta per le donazioni in questa campagna. Egualmente chiede ai parroci, rettori di chiese, direttori e direttrici di scuole, responsabili delle associazioni e movimenti, di coordinare la Settimana di solidarietà in ogni comunità.
Il Direttore della Caritas Diocesana di Tabasco, p. Saúl di Jesús Solís, ha informato che dal primo momento, Caritas ha dato risposta all’emergenza attraverso le parrocchie della diocesi e si è messa in moto una campagna spinta dalla Diocesi per trasformare ogni parrocchia in un centro di provviste per canalizzare l'aiuto verso le comunità colpite. (RG) (Agenzia Fides 5/11/2007; righe 35, parole 479)


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