ASIA/SRI LANKA - Ucciso il leader politico Tamil: la guerriglia si prepara ad alzare il livello dello scontro

lunedì, 5 novembre 2007

Colombo (Agenzia Fides) - Tre giorni di lutto, in cui le armi taceranno; poi una reazione violenta che potrebbe alzare ulteriormente il livello del conflitto civile in Sri Lanka. E’ questa la risposta dei guerriglieri del Liberation Tiger of Tamil Eelam all’uccisione del leader politico del movimento, S.P. Tamilselvan, di cui oggi si tengono i funerali. La morte è avvenuta in seguito a un bombardamento di aerei militari del governo contro un centro segreto per le comunicazioni dei tamil.
Se a Colombo l’uccisione del leader tamil è considerata un successo militare, gli analisti osservano che l'episodio potrebbe far precipitare ancora di più il paese in una guerra civile senza quartiere, facendo riaffiorare una sanguinosa stagione di attentati politici. Secondo i deputati di etnia tamil che siedono nel Parlamento dello Sri Lanka, infatti, l’assassinio segna la tragica fine del processo di pace, già molto difficile e fermo da tempo.
Il governo ha informato di aver portato a termine “un’azione chirurgica che ha permesso di eliminare Thamilselvam”, come si legge in un comunicato del ministero della Difesa. Il capo delle Tigri, Velupillai Prabhakaran, ha deciso di onorare l'ucciso, elevandolo al massimo grado dell'esercito, e ha preannunciato ritorsioni.
Thamilselvam era entrato nel movimento delle Tigri nel 1984. Era stato il capo della delegazione tamil che nel 2006 aveva partecipato ai negoziati con il governo di Colombo a Ginevra. Per i tamil moderati, raccolti nella “Alleanza nazionale tamil”, che speravano in un compromesso che ponesse termine alla guerra civile, la sua morte è il colpo di grazia alla speranza di una soluzione negoziale del conflitto.
Il numero dei morti della guerra in Sri Lanka continua a salire drammaticamente: oltre 5.400 persone hanno perso la vita dalla fine 2005 (quando il conflitto è tornato ad acuirsi). Dal 1972, le vittime sono oltre 60.000. (PA) (Agenzia Fides 5/11/2007 righe 25 parole 252)


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