ASIA/SRI LANKA - La comunità internazionale chiede al governo di Colombo di garantire il rispetto dei diritti umani, mentre infuria il conflitto civile

lunedì, 29 ottobre 2007

Colombo (Agenzia Fides) - Urge il rispetto dei diritti umani, anche nella dolorosa condizione di guerra civile che agita il paese: è quanto chiedono la Nazioni Unite e la comunità internazionale al governo di Colombo, mentre continua il conflitto ad alta intensità soprattutto nelle zone Nord ed Est dell’isola. Gli scontri fra guerriglieri tamil e forze dell’esercito regolare si susseguono senza sosta, con grave danno e sofferenza della popolazione civile. Di recente un commando di guerriglieri del LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam) ha attaccato una base militare dell'esercito nella località di Anuradhapura, con vittime da entrambe le parti. Il numero dei morti continua a salire drammaticamente: oltre 5.400 persone hanno perso la vita dalla fine 2005 (quando il conflitto è tornato ad acuirsi). Dal 1972, le vittime sono oltre 60.000.
Il Ministro degli Esteri di Colombo ha diffuso la notizia dell’avvenuta cattura (in Thailandia) di Kumaran Pathmanathan, tra i maggiori esponenti delle LTTE: il Governo spera che la cattura del leader, che si occupava di procurare gli armamenti per il movimento tamil, possa creare disorientamento all'interno del fronte dei ribelli.
Intanto le Nazioni Unite hanno richiamato il governo dello Sri Lanka al rispetto dei diritti umani, chiedendo di potere creare un ufficio di monitoraggio sull’isola. Ma il ministro per i diritti umani di Colombo, Mahinda Samarasinghe, ha risposto che il paese non accetta l’intervento di agenzie internazionali su questioni inerenti al proprio territorio, rinviando la questione alla già esistente Commissione per i Diritti umani governativa, esistente nella nazione.
Secondo il recente rapporto di Louise Harbour, Inviato speciale dell’Onu per i Diritti umani in Sri Lanka, il tasso di impunità per le violenze perpetrate nell'isola è quanto meno allarmante. L’inviato ha sottolineato che esistono responsabilità di entrambe le parti (settori dell’esercito e ribelli), sollevando la questione di un intervento sempre più urgente.
Anche il governo degli Stati Uniti ha sollecitato il governo srilankese ad accettare la creazione di un organismo indipendente, formato da esperti internazionali, per monitorare il rispetto dei diritti umani nel paese. Ma per ora Colombo non ha dato seguito alle pressioni internazionali. (PA) (Agenzia Fides 29/10/2007 righe 29 parole 293)


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