AMERICA/MESSICO - XXV anniversario della riapertura dell'Università Pontificia del Messico: "la missione dell'Università è generare cultura, e nel caso dell'Università Cattolica, è generare una cultura con il lievito ed i valori del Vangelo"

lunedì, 1 ottobre 2007

Città del Messico (Agenzia Fides) - Mons. Guillermo Moreno, Vicario generale dell'Arcidiocesi di México, ha chiesto all’Università Pontificia del Messico (UPM), a nome del Card. Norberto Rivera Carrera, Gran Cancelliere della UPM, di assumere la leadership in Messico e nel mondo, come accademia, come alma mater dell'universalità del pensiero cristiano, nella celebrazione dei 25 anni della riapertura di questa istituzione. Infatti l'UPM ha celebrato il 29 giugno scorso il XXV anniversario della sua riapertura, perciò dal 25 gennaio 2007 fino alla stessa data del 2008 si sta celebrando un Anno giubilare. Tra le attività promosse durante questo Anno, l'Università ha organizzato, dal 26 al 28 settembre, un ciclo di conferenze per commemorare la sua riapertura, avvenuta nel 1982.
Mons. Sergio Obeso Rivera, Vescovo emerito della diocesi di Rapala, ha parlato dei progetti alla riapertura dell'Università, sottolineando l'importanza storica dell'UPM. Mons. Carlos Aguiar Retes, Presidente della Conferenza Episcopale del Messico e Vice Cancelliere dell'Università, ha ricordato che "la missione dell'Università è generare cultura, e nel caso dell'Università Cattolica, è generare una cultura con il lievito ed i valori del Vangelo". Secondo Mons. Aguiar Retes "viviamo in un cambiamento di epoca, dove il modello culturale vigente si sta frammentando" perciò è urgente "trovare strade per preservare i valori del Regno di Dio nello stile di vita della nostra società". Specialmente l'Università deve generare cultura umana che "si ergerà proclamando il senso della verità e spiegando alla luce della Rivelazione i misteri dell'uomo e del mondo".
Quindi ha parlato di quello che la Conferenza Episcopale si attende dall'UPM: un servizio alla diocesi, con la formazione di operatori pastorali qualificati e la sua presenza e partecipazione agli eventi ecclesiali; un servizio alla Conferenza Episcopale, alla presidenza e alle diverse Commissioni episcopali, collaborando nella missione collegiale dei Vescovi; un servizio ad altre Università cattoliche, pubbliche e private, con la missione di essere promotrice e guida delle relazioni e della collaborazione tra le diverse università; un servizio alla società e alla nazione contribuendo alla formazione di un'opinione pubblica più obiettiva e positiva. Il Presidente della CEM ha chiesto inoltre di promuovere una rilettura della storia del paese, "in particolare della presenza e della partecipazione della Chiesa, riconoscendo successi ed errori, per disporci ad una purificazione della memoria storica che permetta di superare le ferite del passato e favorire l'unità di cui necessitiamo, affinché il Messico raggiunga la maturità civica e democratica che merita".
L'UPM è considerata continuatrice della Reale e Pontificia Università del Messico, promossa dal primo Vescovo del Messico, Fray Juan di Zumárraga, e dal primo Viceré della Nuova Spagna, Antonio di Mendoza. L'Università Pontificia intende consolidarsi come l'istituzione di formazione teologica più importante del continente. È articolata in diverse Facoltà Ecclesiastiche e durante questi 25 anni ha formato 2.898 sacerdoti e seminaristi, 3.545 religiosi e religiose, 1.741 laici provenienti da 77 diocesi e da 150 istituti religiosi. (RG) (Agenzia Fides 1/10/2007; righe 35; parole 479)


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