ASIA/SRI LANKA - Sacedote diocesano vittima della guerra in Sri Lanka: svolgeva lavoro umanitario

giovedì, 27 settembre 2007

Colombo (Agenzia Fides) - Un sacerdote cattolico è l’ennesima vittima della guerra civile in Sri Lanka: p. Nicholaspillai Packiyaranjith, sacerdote diocesano e coordinatore del "Jesuit Refugee Service" nel distretto di Mannar, è rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba piazzata sulla strada che il religioso percorreva per portare assistenza al campo rifugiati e all’orfanotrofio di Vidathalvu. L’esplosione si è verificata sulla Poonery Road, in località Kalvi’laan, la sera di ieri, giovedì 26 settembre, e ha lasciato sgomenta tutta la comunità cattolica locale, che apprezzava molto l’opera instancabile di p. Nicholas.
Profondamente scosso dall’accaduto, S. Ecc Mons. Oswald Gomis, Arcivescovo di Colombo, ha diffuso un messaggio di condoglianze in cui afferma: “Siamo profondamente scioccati dalla tragica morte di p. Nicholas. Condanniamo questi atti di violenza che infliggono dolore e lutto ai civili innocenti. Esprimiamo la nostra profonda solidarietà al Vescovo di Mannar, Mons. Rayappu Joseph, al clero, ai fedeli e alla famiglia di p. Packiyaranjith”.
Inoltre il Vescovo afferma: “Con gratitudine per l’opera che il p. Nicholas svolgeva, come sacerdote impegnato per il suo popolo, offriamo ferventi preghiere a Dio, Padre di misericordia, perchè doni a lui il riposo eterno e ogni consolazione spirituale a quanti piangono la sua perdita”.
Il messaggio osserva che, tantopiù dopo questo tragico evento “la pace è un imperativo urgente”: “Quanto a lungo deve durare ancora questo massacro? Episodi di tal genere dovrebbero far intendere alla nostra coscienza la gravità della situazione e la necessità di ristabilire la pace immediatamente”, si nota, pregando infine che p. Nicholas non abbia donato la sua vita invano.
Nella zona Nord dello Sri Lanka continuano i combattimenti tra l’esercito regolare e le milizie delle Tigri per la Liberazione della Patria Tamil Eelam (Ltte), con numerose morti di civili. Dalla ripresa degli scontri su vasta intensità, nel 2006, le vittime sono oltre 5.000. (PA) (Agenzia Fides 27/9/2007 righe 28 parole 281)


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