AFRICA/TANZANIA - Non c’è molta scelta per le donne dell’Africa occidentale. La maggior parte muoiono di parto per complicazioni prevenibili

venerdì, 27 luglio 2007

Dar Es Salaam (Agenzia Fides) - La Tanzania è il quinto paese dell’Africa subsahariana a rischio per le donne incinta, dopo Sierra Leone, Niger, Malawi e Angola.
Secondo le statistiche demografiche della World Bank, in Tanzania nel 2000, su 100 mila bambini nati vivi sono morte durante la gravidanza una media di 1.500 donne. Quell’anno, in tutto ne sono morte almeno 21 mila. La situazione da allora è peggiorata.
Nel 2005 indagini che il governo ha portato avanti con una campagna porta a porta, hanno registrato un tasso di mortalità materna di 578 decessi ogni 100 mila bambini nati vivi, di più rispetto ai 529 del 1996. Le cifre mostrano un’alta prevalenza di morti materne inaccettabili ed aumenta il timore di non poter raggiungere l’Obiettivo del Millennio delle Nazioni Unite che prevede una riduzione del fenomeno di tre quarti tra il 1990 e il 2015.
Ospedali privi di risorse, assenza di centri sanitari nelle zone più remote, trasporti inadeguati e povertà sono tra le cause principali delle morti prevenibili delle madri in Tanzania. In molti casi, gli abitanti delle zone più remote continuano a seguire i metodi tradizionali per il parto. Secondo le statistiche della World Bank, in Tanzania, tra il 2000 e il 2004, solo il 46%, meno della metà, di medici e infermiere hanno contribuito alla nascita de bambini.
Manca una adeguata formazione ed una educazione sul parto sicuro, le donne pensano che andando in ospedale saranno operate e messe in pericolo, per questo preferiscono rimanere a casa e partorire naturalmente.
“C’è solo un medico ogni 20 mila pazienti. C’è bisogno di maggiori investimenti nel campo sanitario, non ci sono fondi sufficienti, mancano personale qualificato e cliniche nelle zone rurali,” ha detto la coordinatrice della White Ribbon Alliance della Tanzania. L’organizzazione comprende 50 istituzioni non-governative impegnate per la salute delle donne.
Tra le priorità del Governo della Tanzania il Presidente, Jakaya Kikwete, ha messo il problema della mortalità materna al pari con l’impegno nella lotta contro l’Aids che colpisce il 7% della popolazione, e la riduzione della disoccupazione che colpisce una persona su dieci. Il ministro della Salute David Mwakyusa ha recentemente annunciato che quest’anno il Governo è impegnato a raggiungere l’obiettivo di ridurre il tasso nazionale di mortalità materna entro il 2010, a 265 morti ogni 100 mila nati vivi. Sono state promesse cure più efficienti, migliori attrezzature per gli ospedali e maggiore coordinamento tra le cliniche.
(AP) (27/7/2007 Agenzia Fides; Righe:34; Parole:418)


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