VATICANO - Le preghiere del cristiano in tutte le lingue: tedesco (III) - Le radici cristiane dei Popoli d’Europa

lunedì, 25 giugno 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - San Bonifacio, Apostolo della Germania. San Bonifacio (680-754) è un santo e un martire inglese. Viene festeggiato il 5 giugno, il giorno del suo martirio, dai cattolici e dagli ortodossi. Non bisogna confonderlo con l’altro San Bonifacio, festeggiato il 19 dicembre. Soprannominato “l’Apostolo della Germania”, nasce a Wynfrid (o Winfrith), a Crediton nel Devon. Era di buona famiglia e, in parte contro i desideri del padre, in giovane età si dedicò alla vita monastica. Entra nel monastero benedettino di Nursling. Riceve l’apprendistato teologico nel monastero di Exter e Nursling (diocesi di Winchester) ed all’età di 30 anni diventa prete. Nel 715 compie una spedizione missionaria in Frisia, per convertire i pagani del nord dell’Europa predicando nella loro lingua, essendo la sua lingua, l’anglo-sassone, simile al frisone. I suoi sforzi furono tuttavia frustrati dalla guerra in corso allora tra Carlo Martello e Radbod, re dei Frisoni. Nel 716 la sua presenza è attestata nel castello di Altensein.
Nel 718 Bonifacio visitò Roma e fu incaricato da Papa Gregorio II (che lo fece Vescovo dandogli il nome del Santo di quel giorno, Bonifacio appunto) per riorganizzare la Chiesa in Germania ed evangelizzare i pagani. In cinque anni percorre la Turingia, l’Assia e la Frisia, poi tornò a Roma per rendere conto del suo successo. Durante quella visita il Papa lo promosse Arcivescovo. Ritornò in Germania e, con pieni poteri papali, battezzò migliaia di pagani. Trattò anche i problemi di numerosi cristiani che avevano perduto i contatti con la gerarchia della Chiesa cattolica.

Dopo un’altra visita a Roma, nel 738, andò in Baviera e vi fondò le Diocesi di Salisburgo, Ratisbona, Frisinga e Passavia. Nel 744 uno dei suoi principali discepoli, Sturm, fondò l’abbazia di Fulda, non molto lontano dalla Missione di Fritzlar e dalla Diocesi di Büraburg, creata da Bonifacio. Benché Sturm ne fosse il fondatore, Bonifacio vi s’impegnò parecchio. Il finanziamento iniziale dell’abbazia venne fornito da Carlomanno, figlio di Carlo Martello. Il sostegno dei sindaci e più tardi dei primi Pippinidi e dei Re Carolingi fu importante per il successo di Bonifacio. Bonifacio riuscì nondimeno a trovare un equilibrio tra il loro aiuto e quello del Papa e dei governi Agilolfingi di Baviera, e a conservare una certa indipendenza.
Dopo il ritorno dalla sua missione in Baviera, Bonifacio riprese le missioni in Germania, dove fondò le diocesi di Würzburg, Erfurt e Büraburg. Nominando come Vescovi alcuni suoi discepoli, fu in grado di mantenere una certa indipendenza dal potere dei Carolingi. Organizzò anche dei Sinodi Provinciali nella Chiesa franca e mantenne relazioni, a volte turbolente, con il re dei Franchi Pipino, che incoronò a Soissons (Francia) nel 751 e che probabilmente venne consacrato a marzo dell’anno successivo. Continuò così ad occuparsi di alcuni affari interni al suo paese di origine, in particolare con l’invio, nel 746, di una lunga lettera di rimprovero al re Etebaldo di Mercia, i cui costumi sessuali erano un cattivo esempio per i popoli non ancora cristianizzati.
Egli non abbandona mai la speranza di convertire i Frisoni. Nel 750 nomina il suo discepolo, il futuro San Gregorio, abate dell’Abbazia di San Martino di Utrecht, e lo prende presso di sé per aiutarlo nell’amministrazione della diocesi di Utrecht, la parte meno cristianizzata del suo vasto campo apostolico. Restò abbastanza a lungo in Frisia e, nel 754, battezzò un gran numero di abitanti della regione ancora in gran parte pagana.
Il 5 giugno 754 Bonifacio, ultrasessantenne, viene massacrato insieme a cinque compagni da alcuni pagani nella Fiandra francese sulle rive del fiume Borre Becque, tra Cassel e Hazebrouck, ad est di Sant’Omer e ad una quarantina di chilometri da Dunkerque. Il fatto che alcuni scritti storici attuali situino il luogo dell’assassinio di Bonifacio a Dokkum, in Frisia (Paesi Bassi), è nato dalla falsificazione di un testo antico da parte di un monaco di Utrecht del XIII secolo, che ha amputato il nome originale di Dockynchirica (Dunkerque) in Dockinga, appellativo primitivo di Dokkum. Il comune di Dokkum, che nel 754 non esisteva ancora, rivendica di essere il luogo dell’omicidio di Bonifacio, quando attualmente un buon numero di storici medievalisti rifiuta fermamente tale affermazione. (continua) (J.M.) (Agenzia Fides 25/6/2007 - righe 49, parole 696)


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