VATICANO - Cammino di preghiera per la Quaresima - Le tre tentazioni di Gesù, i tre rinnegamenti di Pietro (I) (Mt 26, 57-75; 27, 1-2; Mc 14, 53-72; Lc 22, 54-71, 23,1; Gv 18,12-27)

sabato, 31 marzo 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Non è senza significato vedere come il ministero di Gesù sia preceduto da tre tentazioni da cui esce vittorioso, per dimostrarci che anche noi possiamo vincere, se sappiamo vegliare e pregare «per non cadere in tentazione». Ma possiamo anche vedere che il suo ministero finisce durante la sua Passione, con le tre tentazioni di Pietro, ed il suo triplice “rinnegamento”, in quanto non ha saputo “vegliare e pregare”, anche se il Signore lo aveva avvertito. È normale: Cristo vince il Demonio e perdona i nostri peccati. Ciascuno di noi ha fatto l’esperienza di Pietro, l’ha fatta o la farà. Pietro ci rappresenta, proprio come Giovanni ai piedi della Croce. È per questo che è un bene volgersi a considerare il processo della tentazione…
Il primo rinnegamento - Il primo momento dei rinnegamenti di Pietro avviene nel cortile del Gran Sacerdote dove è entrato grazie all’intervento di Giovanni, che era conosciuto dal Gran Sacerdote. I tre Sinottici non parlano che di Pietro. Giovanni, al contrario, parla di Simon Pietro e di un altro discepolo, che non può essere che Giovanni. E ci ritroviamo ancora una volta davanti al gruppo Pietro e Giovanni. Tuttavia sarà l’ultima menzione dei due discepoli, presi insieme, nel racconto della Pasqua. Solo Giovanni apparirà ai piedi della Croce. Tuttavia, si ritroveranno di nuovo Pietro e Giovanni, la mattina di Pasqua, quando Luca non parlerà, cosa strana, che di Pietro…
Un fuoco è acceso in mezzo al cortile. Pietro si avvicina, si siede in mezzo ai domestici perché voleva vedere la conclusione. Una giovane serva del Gran Sacertote arriva, lo vede, lo fissa, si rivolge alle persone che sono lì: “Anch’egli era con lui”, poi, rivolgendosi direttamente a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” (Giovanni 18, 17). Quindi, insistendo, davanti al silenzio imbarazzato di Pietro: “Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù” (Marco 14, 67).
Pietro non può più rimanere in silenzio. Davanti a tutte quelle persone, deve rispondere a queste tre affermazioni e domande di cui due gli sono state indirizzate direttamente: il suo spirito è travagliato dalla paura, dal timore. Le risposte si succedono: “Non so e non capisco quello che vuoi dire” (Marco 14, 68), “Donna, non lo conosco!” (Luca 22, 57), “Non lo sono” (Giovanni 18, 17).
È finita. Ha risposto a tutte le accuse! Per prudenza, Pietro non resta lì e si ritira discretamente fuori, verso il vestibolo. Un gallo canta. Non lo nota neanche. Il primo momento di rinnegamento è passato; il primo rinnegamento è compiuto. (Continua) (J.M.) (Agenzia Fides 31/3/2007, righe 29, parole 427)


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