ASIA/VIETNAM - P. Nguyen Van Ly, sacerdote attivista per i diritti umani e la democrazia, condannato a otto anni di carcere

venerdì, 30 marzo 2007

Hanoi (Agenzia Fides) - Trascorrerà altri otto anni in carcere p. Nguyen Van Ly, il sacerdote vietnamita attivista per i diritti umani e la democrazia, che ha già trascorso nel complesso della sua vita 14 anni in prigione. Oggi, 30 marzo, il sacerdote è stato infatti condannato, insieme ad altri quattro imputati, da un Tribunale di Hue, nel Vietnam centrale, per il reato di “propaganda contro il regime comunista”.
Il giudice del tribunale, in un processo velocissimo, durato poche ore, ha dichiarato che “il comportamento degli accusati equivale a fare propaganda contro lo stato socialista”. Al processo hanno assistito numerosi diplomatici, giornalisti, esponenti della società civile. Alle domande del giudice, il sacerdote ha risposto: “Per il bene della nazione vietnamita continuerò a battermi per la libertà e la democrazia”.
P. Nguyen Van Ly, 60 anni, era accusato di essere l'ispiratore di un movimento pro-democrazia chiamato “Blocco 8406”, nato nell’aprile 2006, e di appoggiare gruppi politici considerati illegali, come il “Partito progressista del Vietnam”, che avrebbe oltre 2.000 aderenti.
Nel 2001 era stato condannato a 15 anni di carcere per aver consegnato una testimonianza scritta alla Commissione internazionale sulla Libertà religiosa, negli Stati Uniti, riguardante la situazione della libertà religiosa in Vietnam. Era stato poi liberato nel 2005 beneficiando di una amnistia..
Il suo caso è stato assunto come bandiera per la lotta di libertà soprattutto dalle comunità vietnamite in diaspora. In Vietnam molte comunità cattoliche ricordano p. Nguyen Van Ly nelle loro preghiere. (PA) (Agenzia Fides 30/3/2007 righe 25 parole 255)


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