AMERICA/MESSICO - “Non ci sono elementi che dimostrano che non c’è vita dal momento della gestazione, si tratta di questioni scientifiche e biologiche”: il Cardinale Lozano Barragán all’Expo Salud Veracruz 2007

giovedì, 15 marzo 2007

Città del Messico (Agenzia Fides) - I deputati del Distretto Federale di Città del Messico stanno discutendo in un Congresso locale una legge per depenalizzare totalmente l’aborto, sollevando forti critiche.
Nel corso dell’Expo Salud Veracruz 2007 che si sta tenendo in questi giorni in Messico, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Cardinale Javier Lozano Barragán, ha condannato quanti pretendono di approvare la pratica dell’aborto, ed ha insistito sul fatto che l’interruzione di gravidanza per la Santa Sede è un “assassinio”. Approvando questa pratica si “ammazza la gente”, ha sottolineato il Cardinale. Per questo ha raccomandato al Messico di “impegnarsi di più per vivere meglio e non per morire”.
Nella sua relazione “Al di la dell’etica medica”, il Cardinale Barragán ha denunciato il fatto che in Messico, Spagna, Argentina e Italia si stiano facendo “passi falsi” in favore dell’aborto, dell’eutanasia e del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
In una conferenza stampa il Cardinale, originario di Zacatecas, ha segnalato che tutto quello che comporta la fine di una vita umana innocente “è un assassinio”, e che la posizione della Chiesa Cattolica sostiene che la vita esista sin dal primo momento del concepimento. Non c’è nessun elemento che dimostri che non c’è vita dal momento iniziale della gestazione e ha spiegato che non si tratta di una credenza ma “di questioni scientifiche e biologiche”.
Rispetto all’unione tra omosessuali, ha insistito sul fatto che “questa non è fonte di vita, per cui, non si può equiparare una unione tra persone dello stesso sesso ad una famiglia”. E poi ancora che “la Chiesa non riconoscerà mai il matrimonio omosessuale”.
Sempre in riferimento al progetto sull’aborto che i deputati di Città del Messico stanno valutando, il Vescovo di San Cristóbal de Las Casas, mons. Felipe Arizmendi ha definito l’aborto simile allo “sterminio hitleriano”, e ha chiesto ai legislatori cattolici del Distretto Federale di non cedere alle “pressioni di gruppi minoritari”.
Negli anni passati, il Congresso del DF aveva depenalizzato l’aborto in caso di malformazione, violenza e quando era in pericolo la vita della madre, ora, la nuova iniziativa amplia la possibilità di interrompere la gravidanza fino a quattordici settimane di gestazione se la donna prende la decisione. Inoltre, il Congresso locale lo scorso anno ha approvato una legge sulla Convivenza che, tra le altre cose, riconosce l’unione tra gli omosessuali.
Nel frattempo, l’Arcidiocesi di Città del Messico ha annunciato che il 25 marzo ci sarà un pellegrinaggio contro l’aborto di circa 30 organizzazioni religiose cattoliche alla Basilica di Guadalupe, al termine del quale ci sarà una Messa celebrata dal Cardinale Norberto Rivera Carrera. (AP) (15/3/2007 Agenzia Fides; Righe:39; Parole:461)


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