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Roma (Agenzia Fides) - Il saggio “La rivoluzione dell'arte moderna” di Hans Sedlmayr, viene riproposto da Cantagalli dopo molti anni dalla sua uscita in Italia, accompagnandolo con l’inedito e importante “Memorandum sull'arte ecclesiastica cattolica in riferimento ai Punti 23 e 41 delle raccomandazioni per il Concilio”, inviato da Sedlmayr nel 1962 al Concilio Ecumenico Vaticano II. Come fa notare nella Premessa Sua Ecc. Mons. Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, è sorprendente la sostanziale convergenza del pensiero del grande storico dell'arte, fondatore dell’analisi strutturale, con le celebri frasi rivolte da Paolo VI agli artisti nella Cappella Sistina, il 7 maggio 1964. Hans Sedlmayr (1896-1984) è considerato tra i maggiori storici dell’arte del secolo XX e all’origine della critica strutturale. In questo testo, pubblicato per la prima volta nel 1955, si impegna in una indagine serrata delle principali correnti dell’arte moderna, alla ricerca della loro natura più profonda, quella natura che permette appunto di parlare, al di là dei singoli movimenti artistici, di un’Arte Moderna. (S.L.) (Agenzia Fides 16/12/2006 - Righe 13; Parole 185)
