AFRICA/COSTA D’AVORIO - “La gente continua a presentarsi negli ospedali accusando sintomi di intossicazione” dice un missionario da Abidjan: l’incubo della nave dei veleni continua…

lunedì, 11 settembre 2006

Abidjan (Agenzia Fides)- “Il numero delle persone che si presentano negli ospedali accusando sintomi di intossicazione non diminuisce. La gente per ora ha smesso di scendere in piazza per protestare ma chiede cure e farmaci gratuiti per far fronte alle conseguenze delle esalazioni dei rifiuti nocivi” dice all’Agenzia Fides un missionario da Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio, dove il 6 settembre il governo si è dimesso a causa delle proteste popolari per le intossicazioni causate da rifiuti scaricati illecitamente nel Paese (vedi Fides 7 settembre 2006).
“Per ora le proteste si sono arrestate ma la popolazione chiede la verità oltre ad aiuti concreti per coloro che sono stati intossicati” continua il missionario. “Se non vi saranno risposte concrete è probabile che le proteste riprenderanno d’intensità. In aiuto alle autorità ivoriane è intervenuta la Francia che ha promesso l’invio di medicinali e di equipe specializzate”.
Secondo notizie di stampa, una squadra della protezione civile francese è stata inviata nel Paese africano con l’incarico di aiutare le autorità locali a proteggere la popolazione. I responsabili governativi ivoriani hanno varato un piano di emergenza per neutralizzare i rifiuti tossici, gestito da un apposito comitato interministeriale, che rimane in carica nonostante le dimissioni del governo. La priorità è la messa in sicurezza dei rifiuti tossici, abbandonati in diverse zone della città, e l’assistenza alle persone intossicate. “I rifiuti verranno collocati in depositi sicuri che saranno costruiti al più presto” ha assicurato il Ministro ivoriano della Pianificazione.
Sono almeno 9 i siti dove sono stati abbandonati i rifiuti all’aria aperta, in diversi quartieri di Abidjan, che conta circa 4 milioni di abitanti (quasi un terzo della popolazione ivoriana). Le persone che hanno respirato le esalazioni nocive accusano sintomi quali vomito, eruzioni cutanee, diarrea e mal di testa. In un primo momento si era temuto che tra i rifiuti vi fossero anche sostanze radioattive, ma le analisi hanno accertato che non era vero. I rifiuti sono giunti in Costa d’Avorio con la nave Probo Koala per essere trattati da un’azienda locale di gestione delle scorie. L’inchiesta dovrà accertare perché sono stati abbandonati in luoghi diversi della città invece di essere trattati come prescritto anche dagli accordi internazionali, per la tutela dell’ambiente e della salute delle persone.
Sul piano politico, le dimissioni del governo di unione nazionale sono state criticate dall’opposizione (che ne fa parte) perché teme una manovra del Presidente e del Primo Ministro per nascondere le responsabilità nella vicenda. Il nuovo governo dovrebbe essere formato la settimana prossima. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2006 righe 38 parole 445)


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