ASIA/FILIPPINE - Tutela dei minori dagli abusatori online: si muove la politica

venerdì, 4 luglio 2025 diritti umani   infanzia  

[vitalii khodzinskyi su Unsplash]

Manila (Agenzia Fides) - Una indagine dell'UNICEF (il Fondo Onu per l'infanzia)  ha rivelato che i minori filippini sono molto vulnerabili al cyberbullismo, a molestie e adescamenti online (2 milioni di vittime nel 2021), in una nazione in cui, secondo dati del governo, il 60% percento dei ragazzi tra 10 e 17 anni è utente attivo di Internet: partendo da questa cornice, il senatore filippino Panfilo Lacson ha presentato un disegno di legge per regolamentare l'uso dei social media tra i minori nella nazione, citando studi e pareri di esperti  che collegano l'eccessiva esposizione ai social media a problemi di varia natura per l'infanzia.
Pensato al fine  di " promuovere e proteggere il benessere mentale ed emotivo dei bambini", il disegno di legge mira a "prevenire l'esposizione di ragazzi con meno di 18 anni dai rischi online e dai contenuti dannosi, vietando ai minorenni di accedere o utilizzare le piattaforme dei social media", ha affermato Lacson. La misura proposta auspica anche che le piattaforme dei social media implementino "misure di verifica dell'età per impedire agli utenti con limiti di età di registrarsi, accedere o continuare a utilizzare i loro servizi di social media".
Proposta nel dibattito pubblico, la proposta di legge sta trovando sostenitori nelle famiglie, nelle scuole, tra gli educatori e nelle comunità cattoliche.   "Nella nazione è noto il fenomeno dei  predatori sessuali online che attirano bambini e ragazzi in in relazioni pericolose", commenta Fides p. Shay Cullen SSC, missionario irlandese di San Colombano, che si dedica nelle Filippine alla tutela e al recupero dei minori vittime di sfruttamento e abusi. Il missionario  guida la fondazione "PREDA" (People's Recovery, Empowerment and Development Assistance), impegnata a  proteggere le vittime della tratta di esseri umani e delle forme di schiavitù contemporanea, soprattutto i minori.
"Gli aguzzini contattano i bambini su piattaforme di social media come Facebook e Instagram e li adescano  per attività sessuali illegali. A causa dell'esposizione online, si arriva a un punto in cui  i legami tra genitori e figli iniziano a rompersi", rileva il sacerdote, notando anche le responsabilità delle società di telecomunicazioni come Telco, la principale nelle Filippine. "I fornitori di servizi Internet non installano software di blocco nonostante la legge li obblighi a farlo. In tal modo sono complici dell'abuso sessuale sui minori online", nota p. Cullen. "I nostri bambini possono essere abusati su Internet, e le società di telecomunicazioni, con i loro investitori e dirigenti,  intascano i profitti. La sicurezza dei bambini dipende dalla coscienza morale e dai valori spirituali degli adulti, che appaiono  spinti dal profitto piuttosto che dalla preoccupazione per la sicurezza dei bambini".
La battaglia per la protezione dei minori online nelle Filippine coinvolge anche i produttori di hardware, come telefoni cellulari, tablet e computer. L'azienda di sicurezza informatica "SafeToNet" ha creato e testato un software basato sull'intelligenza artificiale che può essere installato nel sistema operativo di un computer o di un telefono cellulare. Il software è in grado di rilevare e bloccare materiale pedopornografico, indipendentemente dalla sua provenienza, che si tratti di un singolo individuo o di una piattaforma di social media. "SafeToNet" ha chiarito che il software non è in grado di identificare i  proprietari o i diffusori di quei contenuti, ma può riconoscerli e  bloccarli.  "Dovremmo chiedere alla politica di approvare e far rispettare una legge che obblighi i produttori a installare questo software", afferma p. Cullen.
"Adolescenti e bambini sono attualmente privi di protezione e sono bersagli di abusi online, come  adescamento e trasmissione in diretta di atti di violenza sessuale. Alcuni autori di questi abusi sono parenti dei bambini stessi, che vendono video sessuali a clienti stranieri. Il fenomeno del sextortion tra adolescenti è in aumento e diversi di loro si sono suicidati a causa di questo fenomeno", ricorda il missionario. "Sono milioni i bambini esposti e pochissime le condanne degli abusatori", rileva. Per questo "la società civile e la Chiesa appoggiano e promuovono  ogni sforzo della politica per arginare questo grave fenomeno".
(PA) (Agenzia Fides 4/7/2025)


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