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di Marta Zhao
Roma (Agenzia Fides) - Il 10 giugno 2025 don Pietro Li Yu, della diocesi di Qiqihar, della provincia cinese di Heilongjiang, è morto all'età di 56 anni. Il 3 maggio 2025 don Giuseppe Xu Cheng, della diocesi di Pingliang, nella provincia di Gansu, è morto per una malattia improvvisa all'età di 56 anni; il 21 aprile, giorno della morte di Papa Francesco, nella diocesi di Baoding (provincia di Hebei) il sacerdote 55enne Giovanni Yang Guanglin era deceduto per insufficienza respiratoria. Due giorni dopo, don Andrea Yu Zhaoming, dell'arcidiocesi di Xi'an, era morto per emorragia cerebrale all'età di 61 anni. Mentre il 4 giugno suor Maria Deng Xiuying, della Congregazione della Madre del Signore della diocesi di Yongnian (Handan) della provincia di Hebei era morta per malattia all'età di 60 anni.
Sono solo alcuni dei nomi di sacerdoti e suore morti prematuramente nella prima metà del 2025.
L'accurata documentazione raccolta e pubblicata da xinde.org - la principale piattaforma cattolica d'informazione ecclesiale, animata dal sacerdote John Baptist Zhang - consente di acquisire una visione generale sullo stato di salute e le condizioni fisiche di Vescovi, sacerdoti e religiose cinesi negli ultimi 35 anni, dal 1990 al 2025. I dati esposti nell'inchiesta fanno emergere un quadro problematico, e richiamano l'urgenza di interventi diretti per garantire adeguata assistenza sanitaria a sacerdoti e religiose della Cina continentale.
Nell'arco del tempo preso in considerazione, ben 115 sacerdoti con età inferiore ai 65 anni sono morti per malattia o incidenti stradali, molti dei quali verificatisi mentre le persone prematuramente scomparse stavano compiendo spostamenti per adempiere ai propri impegni pastorali.
Dietro i freddi numeri ci sono storie di giovani stroncati da malattia o disgrazia improvvisa mentre erano nel fiore di una vita offerta all'opera apostolica della Chiesa. Vicende come quella di don Song Fusheng, della diocesi di Yulin, nella provincia di Shaanxi, morto nel sonno a 33 anni dopo soltanto un anno e 9 mesi di sacerdozio; o quella di don Zhua Jiahuai, della diocesi di Lanzhou (provincia di Gansu), morto a 31 anni con un anno e 8 mesi di sacerdozio; mentre don Li Xiufeng, della diocesi di Baoding, è deceduto a 37 anni solo 49 giorni dopo l'ordinazione sacerdotale. Gli ultimi due sacerdoti sono morti nello stesso incidente stradale, mentre erano in viaggio su strade rischiose per raggiungere comunità lontane nell'esercizio del loro ministero sacerdotale. E non si può dimenticare Pietro Wu Junwei, amato Vescovo della Prefettura Apostolica di Xinjiang/Yuncheng, nella provincia cinese di Shanxi, deceduto il 10 maggio 2022 all'età di 59 anni a causa di un infarto.
Le cause principali delle morti premature di sacerdoti e suore cinesi sono infarti, emorragie cerebrali, ictus, patologie oncologiche. Nelle aree rurali, aumentano i rischi connessi alla necessità di percorrere lunghi tratti di strada in auto a motivo della propria missione ecclesiale. Come ha raccontato don Ambrogio Ding Yaohua (51 anni), di etnia tibetana, "spesso mi spostavo da una parrocchia all'altra per celebrare la messa. A volte ci vuole una giornata di viaggio senza arrivare, dovendosi fermare a metà strada, e in molti casi capita di dormire all'aperto. Anche quando magari si riesce a vedere il villaggio di destinazione dall'altra parte del fiume, la deviazione per attraversare il corso d'acqua può richiedere quasi una giornata intera. In diverse occasioni, quando avevo fretta, perché ero stato chiamato a amministrare l'estrema unzione a persone in fin di vita, sono caduto in torrenti o in fosse a strapiombo, e solo per la protezione del Signore sono sopravvissuto”.
Simili rischi sono connessi spesso a un lavoro pastorale portato avanti nel silenzio e con discrezione, in letizia e senza lamentarsi.
Mentre si vanno estinguendo le generazioni di anziani sacerdoti e suore nati prima del 1949, la porzione attualmente più consistente del clero e delle religiose della Chiesa cattolica in Cina inizierà a entrare nell’età di invecchiamento nel prossimo futuro. Anche se nella fede può essere abbracciata e consolata pure la sofferenza per la dipartita di persone care, il decesso di sacerdoti e suore viene comunque vissuto come una grande perdita nelle rispettive comunità ecclesiali di appartenenza, soprattutto quando ciò avviene a causa di una malattia o di un incidente.
Nella Chiesa Cattolica in Cina si presta crescente attenzione alle problematiche connesse alla salute dei sacerdoti e delle suore.
La cosiddetta Conferenza dei Vescovi cinesi e l'Associazione patriottica dei cattolici cinesi hanno emesso un "Avviso riguardante la cura della salute e i check-up medici per i sacerdoti, le suore e i laici che lavorano nelle istituzioni”, inviato a tutte le diocesi del Paese il 4 dicembre 2020. L'avviso dispone che le diocesi avviino o migliorino il sistema di controlli sanitari per i sacerdoti e suore, programmando controlli sanitari regolari ogni anno, e garantiscano risorse umane, finanziarie e materiali in modo da trasformare il trattamento medico passivo in assistenza sanitaria attiva. Tutto questo mira a garantire una diagnosi precoce delle patologie, il trattamento tempestivo delle malattie e la diffusione di una “educazione alla salute” volta alla prevenzione di malanni.
In realtà, nelle diocesi dotate di maggiori risorse economiche i sistemi di monitoraggio sanitario rivolti a suore e sacerdoti sono diventati prassi consolidata. Nella diocesi di Haimen da 14 anni suore sacerdoti e collaboratori laici si sottopongono a controlli medici biennali. L’assistenza sanitaria per operatori ecclesiali è buona nelle grandi città come Guangzhou, Pechino, Shanghai. Spesso i controlli medici sono abbinati ai ritiri spirituali annuali. Secondo il vescovo di Suzhou, Giuseppe Xu Honggen, "dal 2006, per garantire l'assistenza medica al clero e alle suore della diocesi di Suzhou e la loro previdenza sociale, sanitaria e pensionistica, vengono messe in bilancio spese sostenute in parte dalla diocesi e in parte dalle finanze municipali e della contea locale”.
Secondo Giuseppe Gan Junqiu, Vescovo della diocesi di Guangzhou, capoluogo della provincia di Guangdong, "La salute e l’assistenza sanitaria del personale della Chiesa sono un prerequisito fondamentale per lo sviluppo della Chiesa. Effettuare visite mediche aiuta a verificare adeguatamente le condizioni di salute di sacerdoti e suore, a migliorare ulteriormente il loro senso di appartenenza e di coesione e a garantire che possano dedicarsi all’annuncio del Vangelo in buone condizioni fisiche, con energia e uno stato d'animo sereno, per dare il loro contributo alla missione della Chiesa come sale della terra e luce del mondo”.
La questione della salute di sacerdoti e suore implica anche le prassi connesse all’opera pastorale. Secondo l’inchiesta curata da xinde.org, tra le cause dei problemi di salute di suore e sacerdoti figurano anche il super-lavoro pastorale, ritmi di vita e diete irregolari, stress psicologico e mancanza di esercizio fisico. Comportamenti che si possono correggere se nell’affidarsi al Signore, si coglie l’importanza di curare la propria salute per servire meglio la missione della Chiesa, diminuendo anche prrassi accentratrici e lasciando spazio al coinvolgimento di laici e laiche nell’opera pasturale, con autentico spirito sinodale. (Agenzia Fides 23/6/2025)