Abu Dhabi (Agenzia Fides) – Preghiere, celebrazioni e pellegrinaggi. A Ras Al Khaimah si celebra così quest’anno la festa in onore di Sant’Antonio di Padova, detto “Doctor Evangelicus”. Una festa dal carattere speciale visto che la chiesa dedicata al Santo è stata indicata dal Vicario Apostolico d’Arabia del Sud, Paolo Martinelli, quale chiesa giubilare per questo Anno Santo.
E proprio il Vescovo Martinelli ha presenziato, in questi giorni, alla celebrazione della novena in onore di Sant’Antonio, compiendo, dal 12 al 16 giugno, la visita pastorale alla comunità cattolica del posto. Oltre alle liturgie in onore del Santo, infatti, il Vescovo amministrerà anche il Sacramento della Confermazione ai ragazzi della parrocchia.
Una parrocchia composta quasi interamente da persone migranti provenienti da oltre 20 nazioni. La chiesa parrocchiale, la cui costruzione iniziò nel 1999 (la struttura attuale è stata completata nel 2013, ndr) si impegna ogni giorno nell’assistenza pastorale, catechesi e formazione spirituale a una vivace comunità multiculturale. Basti pensare che qui la Santa Messa viene celebrata in 10 lingue diverse, tra cui inglese, arabo, malayalam, tamil e tagalog.
Anche per questo la parrocchia è stata scelta dal Vescovo Martinelli per inaugurare l’Anno Giubilare a livello locale, il 5 gennaio 2025. Per tutto l’Anno Santo nella struttura si terranno momenti dedicati al Giubileo, ogni prima e terza domenica del mese, volti a favorire una più profonda comprensione e partecipazione da parte dei fedeli.
Tra queste iniziative vi è il tradizionale pellegrinaggio giubilare per il quale è stato creato un itinario ad hoc: si tratta di percorso “a tappe” che comprende 11 stazioni: segnato con una linea gialla in terra, nasce davanti la grotta della Madonna e si conclude all’interno della chiesa. Ogni stazione è accompagnata da preghiere esposte su appositi pannelli. Ai pellegrini che si incamminano viene anche dato un libretto sul quale vengono fornite informazioni dettagliate sull’Anno Santo, la storia del Giubileo, come si ottengono le indulgenze e come espletare le intenzioni di preghiera. Durante il fine settimana, circa 100 volontari prestano servizio per assistere i pellegrini.
Stando ai dati forniti dal Vicariato Apostolico, dal 5 gennaio al 31 maggio oltre 13mila persone si sono già recate in pellegrinaggio giubilare nella chiesa di Sant’Antonio. "Avete un ruolo speciale in questo Anno Santo. Innanzitutto, siate un segno di speranza accogliendo ogni pellegrino con un sorriso cristiano d'amore", le parole pronunciate dal Vescovo Martinelli durante l’omelia che ha aperto la visita pastorale. “Essere pellegrini”, ha aggiunto, “significa essere in cammino verso una meta significativa, una meta desiderata. Pertanto, vi invito a usare la nostra condizione di migranti come mezzo o canale per essere pellegrini di speranza”.
“Non siamo un insieme di Chiese nazionali che coesistono fianco a fianco qui nel Golfo, ignorandosi a vicenda. Non siamo nemmeno un'estensione delle nostre Chiese d'origine o delle nostre parrocchie dei nostri Paesi d'origine. Anche se è bene rimanere in contatto con la propria Chiesa d'origine, è molto più importante essere membri vivi di questa Chiesa, la Chiesa in Arabia. Abbiamo tradizioni diverse, lingue diverse e apparteniamo a riti diversi, ma formiamo un'unica Chiesa con doni spirituali diversi; formiamo l'unico corpo mistico di Cristo nel Golfo”, ha concluso Martinelli. (F.B.) (Agenzia Fides 13/6/2025)