ASIA/MYANMAR - Il nuovo Vescovo di Mindat e la 17ma diocesi: un dono della divina misericordia

martedì, 6 maggio 2025 evangelizzazione   vescovi   conflitti armati   misericordia  

diocese of Mindat

Yangon (Agenzia Fides) - Un dono delle Divina misericordia: così è stata riconosciuta e accolta dalla popolazione cattolica in Myanmar l'ordinazione episcopale di Mons. Augustine Thang Zawm Hung e l'erezione della nuova Diocesi di Mindat, nello stato birmano di Chin,nel Nordovest del Myanmar, dove il nuovo Pastore guiderà il popolo di Dio. In mezzo alle difficoltà, al conflitto, alle conseguenze del violento terremoto che ha sconvolto il paese e un mese fa, i battezzati in Myanmar hanno voluto stringersi attorno al nuovo Vescovo e si sono riuniti nella cattedrale di Santa Maria a Yangon, il 27 aprile, Domenica della Divina Misericordia, dove si è tenuta l'istituzione della diocesi di Mindat e l'Ordinazionee episcopale di Mons. Augustine Thang Zawm Hung. L'assemblea ha dato anche l'ultimo commosso saluto al Papa Francesco, tornato alla casa del Padre, ricordando che il pontefice aveva annunciato ufficialmente il 25 gennaio 2025 l'istituzione della diocesi di Mindat, staccandola dalla diocesi di Hakha e facendola diventare la 17ª Diocesi del Myanmar. I fedeli hanno pregato e ricordato commossi la figura di papa Francesco, che si è distinto per aver citato numerose volte la tragica situazione del Myanmar nei suoi appelli, "dimostrando di avere il Myanmar nel suo cuore", hanno detto.
Anche grazia quella speciale vicinanza espressa dalla Santa Sede, i fedeli birmani hanno mostrato una grande resilienza nella fede, in tempi drammatici: la ​​creazione di una nuova diocesi testimonia il dinamismo e la crescita della Chiesa in Myanmar, "è motivo di gioia per la Chiesa universale e motivo di speranza per il futuro" hanno detto. Il Vescovo - sottolineano nella nuova diocesi - non è solo nella sua missione: sacerdoti, suore, catechisti, volontari e fedeli tutti hanno un grande spirito di collaborazione. I fedeli di Mindat hanno dimostrato, in questi tempi di grave crisi, di voler costruire ponti di amicizia, fraternità e riconciliazione. In una delle regioni più povere del paese, nello stato Chin, attraversato da conflitti armati, la popolazione della nuova diocesi di Mindat e il suo Vescovo sono pronti a "rendere una testimonianza di vita cristiana, praticando la cultura del dialogo e dell'incontro, con la vicinanza alla gente, le buone opere e la costruzione di comunità fraterne e accoglienti: così è possibile sperare e vedere Dio all'opera", rilevano.
Il consacrante principale della cerimonia di ordinazione è stato l'Arcivescovo Marcus Tin Win, dell'Arcidiocesi di Mandalay, data l'assenza del Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che era a Roma per il funerali del papa e per il Conclave. L'Arcivescovo Marco Tin Win ha affermato: "Dio vuole che riconosciamo che la sua misericordia è più grande dei nostri peccati, così che possiamo invocarlo con fiducia, ricevere la sua misericordia e lasciarla fluire attraverso di noi verso gli altri. In questo modo, tutti potranno condividere le sue gioie".
L'Arcivescovo ha parlato delle diverse difficoltà che la popolazione incontra nello Stato Chin a causa della situazione politica e delle sofferenze in seguito al grande terremoto, e ha detto: "In mezzo alle fatiche e alle difficoltà non possiamo limitarci a guardare verso terra, ma siamo invitati a elevarsi verso il Signore", ricordando la promessa di Cristo di "essere sempre con noi".
Al termine della celebrazione, Mons. Andrea Ferrante, Incaricato d'Affari della Nunziatura Apostolica in Myanmar, ha ricordato Papa Francesco, che negli ultimi anni è stato vicino al popolo birmano con la preghiera e i continui appelli al dialogo e alla pace. E ha incoraggiato il nuovo Vescovo di Mindat, chiamato a una grande responsabilità: "Portare la pace di Cristo al gregge a lui affidato". Un cammino "non facile ma nemmeno non impossibile, se animato e nutrito dalla preghiera e dalla collaborazione fraterna dentro e fuori la Chiesa". Il nuovo Vescovo - ha ricordato - ha il compito di far crescere la comunità nella fede, nella speranza e nella carità e di assicurare la comunione con la Conferenza episcopale e la Chiesa universale, sotto la guida del Sommo Pontefice. Ha poi aggiunto : "In mezzo all'insicurezza, ai continui conflitti armati, alla povertà della popolazione, alla drammatica situazione delle famiglie e dei giovani che genera paura, dobbiamo ricordare le parole di Papa Francesco: 'La guerra colpisce in modo particolare le persone più fragili e lascia un segno indelebile nelle famiglie... le vie della pace sono vie di solidarietà, perché nessuno si salva da solo. La pace è possibile”. Infine ha incoraggiato tutti a collaborare con il nuovo Vescovo per un'azione missionaria efficace e fruttuosa, per "costruire ponti di amicizia, fraternità e riconciliazione".
(PA) (Agenzia Fides 6/5/2025)


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