AMERICA/COSTA RICA - “Protezione sociale, chiave per la eradicazione del lavoro minorile”

giovedì, 12 giugno 2014

San José (Agenzia Fides) – Il "Patronato Nacional de la Infancia" (PANI) in Costa Rica, ha denunciato che più di 47.000 bambini sono vittime del lavoro minorile e di abusi, molti sono impiegati nel lavoro domestico e agricolo. La nota inviata all’Agenzia Fides da fonti locali informa che nel paese centroamericano la legge vieta il lavoro minorile fino ai 15 anni, con alcune limitazioni è consentito tra i 15 ed i 18 anni. Eppure molti minori sono sfruttati, costretti a lavorare senza retribuzione né orario e sotto le pressioni della violenza fisica.
Questo dramma, che nel 2013 ha toccato 168 milioni di bambini nel mondo, secondo l'Ufficio internazionale del lavoro (OIT), in America Latina e Caraibi ne interessa 13 milioni, molti dei quali sono impegnati in attività rischiose, collegate all’accattonaggio e alla vendita di oggetti per le strade.
Ana Teresa León, presidente del PANI in Costa Rica, è intervenuta di recente al Forum "Protezione sociale, chiave per la eradicazione del lavoro minorile", insieme al Ministro del Lavoro e al rappresentante della OIT. In questa sede è stato presentato un piano per cancellare questa piaga dal paese entro il 2020, ed è stato anche sottolineato che questo flagello determina in primo luogo l'assenza dei bambini dalle scuole, con tutte le gravi conseguenze che ne derivano per gli adulti di domani. (CE) (Agenzia Fides, 12/06/2014)


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