ASIA/FILIPPINE - Continuano ad aumentare i danni del sisma, tanti i Religiosi Camilliani presenti sul posto

venerdì, 18 ottobre 2013

Bohol (Agenzia Fides) - Il violento terremoto che si è abbattuto su Bohol e Cebu, nelle Filippine, martedì 15 ottobre (vedi Agenzia Fides 17/10/2013), il cui epicentro si trova a circa 33 km al di sotto di Carmen, Bohol, ha causato ingenti danni, distrutte infrastrutture, crollati edifici, conventi e parrocchie. Secondo le notizie inviate all’Agenzia Fides dalla Camillian Task Force (CTF), “il numero di morti continua ad aumentare, le persone accorse in aiuto cercano di raggiungere i pazienti di un ospedale crollato e villaggi di montagna dove si teme che un numero non identificato di persone sia rimasto intrappolato a motivo di una frana. Le famiglie colpite sono finora 441.709.” Diverse chiese di pietra vecchie di secoli si sono frantumate e vaste zone sono senza corrente elettrica. Molte strade e ponti sono rimasti danneggiati, rendendo difficili le operazioni di soccorso. Mentre gli interventi continuano, ci si aspetta purtroppo che il numero di morti aumenterà,” - si legge tra le notizie ricevute. Bohol è una Provincia dalla quale provengono numerosi religiosi Camilliani e seminaristi. La città di Maribojoc è una di quelle maggiormente colpite. Padre Aris Miranda, che è il coordinatore della CTF, appartiene a questa città, come pure p. Bryan Rances, e P. Samuel Quarto, fortunatamente sono salvi e hanno saputo che anche i rispettivi genitori sono vivi, ma la loro casa è stata danneggiata. “Fratel Arimbuyutan è ancora intrappolato nella zona dove si trovava, mentre faceva il follow-up della promozione vocazionale, mentre fino ad oggi non si ha alcuna notizia dei genitori di P. Ruben Mandin poiché la linea di comunicazione e le infrastrutture stradali sono state gravemente danneggiate.” Secondo un ulteriore aggiornamento inviato a Fides da fr. Dan Cancino, della Commissione Sanitaria della Conferenza Episcopale delle Filippine, “nelle 4 città di Carmen, Maribojoc, Cortes e Loon manca ancora l’elettricità, le ultime 3 sono isolate e raggiungibili solo con le barche via mare. Fr. Yking si è recato in questi luoghi per fare una prima valutazione. I primi soccorsi, medicine, cibo e acqua, vengono trasportati da Cebu o da Manila a Tagbilaran.” La CTF Filippine sta ora facendo una rapida valutazione delle urgenze attraverso l’aiuto degli ex-seminaristi Camilliani di Bohol, che si stanno spostando qua e là per le città colpite, per raccogliere dati e informazioni. La CTF Central ha lanciato un appello di preghiera per i sopravvissuti a tutte le famiglie o comunità. (AP) (18/10/2013 Agenzia Fides)


Condividi: