ASIA/INDIA - Un futuro nuovo per i cristiani in Karnataka

venerdì, 24 maggio 2013

Bangalore (Agenzia Fides) – Ci può essere un futuro diverso, fatto di rispetto dei diritti, dialogo, giustizia e armonia per i cristiani in Karnataka, uno dei maggiori stati indiani, dove negli anni scorsi si è registrato il record per le violenze anticristiane. Dopo le elezioni locali del 5 maggio scorso, il partito estremista indù “Bharatiya Janata Party” (BJP, “Partito del popolo indiano”), al governo nello scorso mandato, ha infatti ottenuto solo 40 seggi nel Parlamento del Karnataka, mentre la maggioranza è andata al partito del Congresso, che ha ottenuto 121 seggi, sui 223 totali.
In una nota inviata a Fides, l’Arcivescovo di Bangalore, Bernard Moras, informa di aver incontrato il l neo-eletto capo del governo, Siddaramaiah, portando gli auguri del Consiglio dei Vescovi del Karnataka, di cui Moras è presidente, ed esprimendo speranza e attese a nome di tutti i cristiani del territorio. L’Arcivescovo ha rimarcato l’opportunità che fedeli cristiani sino coinvolti maggiormente e siano presenti in posti di governo, in enti e istituzioni pubbliche.
P. Faustine Lobo, sacerdoti di Bangalore e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie i in India, spiega all’Agenzia Fides: “Oggi c’è più fiducia fra la popolazione. Si può costruire un nuova atmosfera sociale e religiosa. Il BJP è andato incontro a una sonora sconfitta per varie ragioni: è diviso in varie fazioni; è stato protagonista di una mala amministrazione e di casi di corruzione, perfino con tre ministri arrestati; ha usato l’approccio del ‘comunitarismo’, spingendo per una politica di divisione e discriminazione verso le minoranze. La gente non ha gradito e non ha rinnovato la fiducia al BJP. Oggi il Partito del Congresso ha una buona opportunità di mostrare una politica di buon governo, che potrebbe portare buoni frutti, in quanto tra un anno e mezzo vi saranno le elezioni nazionali. I risultati del voto in Karnataka sono un monito per il BJP e per l’intera nazione: fomentare la conflittualità sociale e religiosa non paga. Come Chiesa abbiamo sempre promosso e continueremo a promuovere un approccio basato sul dialogo e sull’armonia fra comunità diverse. Confidiamo in un futuro di pace e di sviluppo per i cristiani in Karnataka”.
Secondo un recente rapporto dell’Ong “Catholic Secular Forum”, il Karnataka è al vertice nei casi di violenza inter-comunitaria e interreligiosa, con oltre 1.000 attacchi sui cristiani nel 2011, una media di 3-5 attacchi ogni giorno. (PA) (Agenzia Fides 24/5/2013)


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