AMERICA/CILE - Celebrazioni per i 50 anni di Caritas Cile, “tempo di ringraziare Dio per il tanto bene che ha fatto a migliaia di fratelli in tutto il paese, e anche di guardare alle nuove necessità”

lunedì, 8 maggio 2006

Santiago (Agenzia Fides) - Domenica 23 aprile sono iniziate le celebrazioni per i 50 anni di Caritas Cile, che si dedica al lavoro con gli esclusi della società. Durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Alejandro Goic, Vescovo di Rancagua e Presidente della Conferenza Episcopale del Cile, che ha dato inizio alle celebrazioni, il Vescovo ha sottolineato che l’impegno principale della Caritas è la sua preoccupazione per il prossimo. Citando l'enciclica di Papa Benedetto XVI, “Deus caritas est”, Mons. Goic ha ricordato che per riuscire a lavorare per chi ha meno opportunità, bisogna avere una disposizione costante ad amare l'altro senza guardare alla sua condizione. Per Mons. Juan Luis Ysern, Vescovo emerito di Ancud e Presidente di Caritas Cile, è il momento di “ringraziare Dio per questo tempo in cui la Caritas ha servito i poveri e tanto bene ha fatto a migliaia di fratelli in tutto il paese”. Ma ogni anniversario è anche un momento propizio di revisione, in questo senso è occasione “per guardare il futuro e sforzarci di adeguare i nostri servizi alle attuali condizioni di milioni di nostri fratelli, al fine di lavorare e lottare per fargli recuperare la loro dignità di figli e figlie di Dio”.
Caritas Cile è un organismo della Conferenza Episcopale del Cile che, insieme ad altre istituzioni che formano la Pastorale Sociale, promuove e coordina l'aiuto della Chiesa ai più bisognosi, attraverso il servizio che sviluppano le diocesi e le parrocchie in tutto il paese. È stata fondata il 23 aprile 1956 ed il suo primo Presidente fu il Cardinale Raúl Silva Henríquez. Il suo attuale Presidente è Mons. Juan Luis Ysern de Acer, Vescovo emerito di Ancud. Caritas Cile è presente in 24 diocesi del Cile e le sue attività si realizzano generalmente attraverso équipe di collaboratori laici. (RG) (Agenzia Fides 8/5/2006; righe 20, parole 306)


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