AMERICA/PERU’ - Il Presidente della Conferenza Episcopale Peruviana, in vista del ballottaggio del 4 giugno, riafferma la disponibilità della Chiesa a continuare a collaborare per lo sviluppo storico, culturale e morale del Paese

sabato, 6 maggio 2006

Lima (Agenzia Fides) - “Riaffermo la disponibilità della Chiesa - la cui prima responsabilità è l'evangelizzazione - a continuare a collaborare con il Paese per il suo sviluppo storico, culturale e morale, come riconosce la Costituzione Politica del Perù, senza dimenticare che attualmente la Chiesa continua a compiere un ruolo sussidiario importante negli strati più poveri della nostra società e nei posti più nascosti del paese”: è quanto afferma il Presidente della Conferenza Episcopale Peruviana, Mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivescovo di Trujillo, in un comunicato in vista della seconda tornata elettorale del Perù, per il ballottaggio, che si svolgerà il 4 giugno. La prima convocazione elettorale aveva avuto luogo il 9 aprile.
Davanti a questa seconda chiamata alle urne, Mons. Héctor chiede di “approfondire i programmi per vincere la povertà, migliorare la salute e sviluppare l'educazione, punti inevitabili e prioritari in qualunque agenda di governo”. Chiede poi ai cittadini di “riflettere seriamente sul valore del voto” e prendere una decisione responsabile e ponderata, “poiché un voto non pensato è un voto perso”. Infine il Presidente della Conferenza Episcopale chiede al Signore di "illuminare gli elettori ed i candidati in questo secondo turno elettorale, affinché tutti insieme possano costruire un paese fondato sulla giustizia sociale e sulla libertà, assi fondamentali per raggiungere l'autentico sviluppo che tutti desiderano". (RG) (Agenzia Fides 6/5/2006; righe 16, parole 216)


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