OCEANIA/AUSTRALIA - Il governo finanzia la ricerca sulle cellule staminali adulte: apprezzamento della Chiesa cattolica per la scienza “che rispetta una matrice etica”

mercoledì, 3 maggio 2006

Sydney (Agenzia Fides) - Il governo federale australiano ha deciso di finanziare la ricerca scientifica sull’utilizzo e le possibilità curative delle cellule staminali adulte. La decisione - che si concretizza attraverso un finanziamento di 22 milioni di dollari ai laboratori della Griffith University - ha generato soddisfazione all’interno della comunità cattolica, contraria alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, in quanto essa produce la distruzione degli embrioni stessi. “E’ un momento meraviglioso, un forte incoraggiamento per la scienza che rispetta una matrice etica”, ha sottolineato Mons. Eugene Hurley, Vescovo di Port Pirie e responsabile della Commissione per la Famiglia e per la Vita, in seno alla Conferenza Episcopale Australiana.
Il Vescovo ha detto che i fondi governativi “costituiscono un riconoscimento per l’ottimo lavoro giù compiuto dalla Griffith University, che potrà continuare a studiare le possibilità delle cellule staminali adulte”.
Presso l’ateneo opera “l’Istituto per le Cellule e le terapie molecolari”, che già lo scorso anno ha presentato e divulgato i risultati di una linea di ricerca sulle cellule staminali adulte. La ricerca ha mostrato che queste possono trasformarsi in numerosi tipi di altre cellule, come quelle del tessuto cardiaco, muscolare, di organi interni come i reni, o anche del sangue. Possono dunque essere utilizzate nella cura di malattie di diverso genere, fra le quali il morbo di Parkinson, disturbi motori, o malattie celebrali.
“Il sostegno dato dal governo a questa linea di ricerca potrà aiutare altri scienziati, in tutto il mondo, a dedicarsi allo studio delle cellule staminali adulte, piuttosto che a quelle embrionali”, ha detto Mons. Hurley. “Non possiamo che congratularci con il governo federale per questa scelta, che riconosce e incoraggia una ricerca scientifica rispettosa dell’etica della vita”, ha concluso il Vescovo. (PA) (Agenzia Fides 3/5/2006 righe 26 parole 265)


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