Maggio 2006: “Perché nei Paesi di missione i responsabili delle pubbliche istituzioni promuovano e difendano, con opportune leggi, la vita umana dal suo concepimento al suo termine naturale”. Commento all’Intenzione Missionaria indicata dal Santo Padre a cura di Sua Eminenza il Cardinale Juan Sandoval Iniguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico)

venerdì, 28 aprile 2006

Guadalajara (Agenzia Fides) - Affinché nei paesi di missione… “Andate, dunque, e ammaestrate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt. 28,19). E’ sempre vivo nella mente e nel cuore della Chiesa questo mandato del suo Signore. La Chiesa è per natura missionaria, “inviata da Dio alle genti per essere 'sacramento universale di salvezza', la Chiesa, per esigenza radicale della sua cattolicità, obbediente al mandato del suo fondatore, si sforza di annunciare il Vangelo a tutti gli uomini”.(Ad gentes 1).
Le missioni nascono nel cuore innamorato di un Dio che non si rassegna alla lontananza né all'abbandono dei suoi figli e figlie. L'amore del Padre è un amore senza frontiere. Non ci sono limiti di territorio, cultura, razza, credo, tutti siamo figli del Dio Trino. Che tutti ti conoscano Te, Unico Vero Dio.
I responsabili delle istituzioni pubbliche… L'apostolo S. Paolo ci dice: “raccomando, dunque, prima di tutto che si facciano preghiere, suppliche, intercessioni e rendimenti di grazie in favore di tutti gli uomini; per i re e per tutti coloro che sono in autorità, affinché possiamo trascorrere una vita tranquilla e serena, con ogni pietà e decoro” (1Tim. 2,1-2).
L'obiettivo innato della politica è il bene comune di tutte le persone e di tutti i gruppi. Una buona attività politica è il modo di aiutare le persone affinché vivano nella libertà e nella solidarietà che corrisponde alla dignità umana ed è il risultato della giustizia sociale e della pace.
Per tutti è molto chiaro quello che ci dice il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa: “le autorità vigilino con attenzione affinché una restrizione della libertà o qualunque altro carico imposto all'attuazione delle persone non leda mai la dignità personale e garantisca l'effettivo esercizio dei diritti umani" (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa,133)
Preghiamo affinché in tutti i paesi della terra ci sia un'obbedienza libera e responsabile alle autorità che fanno rispettare la giustizia, assicurando il bene comune.
Promuovano e difendano con leggi opportune…. “Chi teme il Signore farà tutto questo, e chi possiede la legge ha la sapienza" (Sir.15,1).
Le leggi degli Stati hanno come obiettivo proprio assicurare il bene delle persone e difendere i più deboli ed indifesi. Lo Stato ha il dovere di difendere la vita dei cittadini ed il bene comune. Nessuna inchiesta o opinione della maggioranza o consenso può attentare ai beni primordiali dell'umanità. Se accadesse questo, “viene meno così ogni riferimento a valori comuni e a una verità assoluta per tutti: la vita sociale si avventura nelle sabbie mobili di un relativismo totale. Allora tutto è convenzionabile, tutto è negoziabile: anche il primo dei diritti fondamentali, quello alla vita " (EV 20).
Il carattere imperativo della legge cerca il bene di ognuno e di tutti, e si oppone, proprio per questo, al giudizio dell'individuo che vuole essere l'arbitro del valore delle proprie azioni, ci toglie delle nostre spontaneità emotive. Il fondamento dell'universalità della legge sarebbe il suo riferimento alle esigenze del bene comune. Questo è il riflesso della sua razionalità. Per questo le leggi nascono nell'ambito dalla cittadinanza, della vita comune. Sono la cornice obiettiva della responsabilità umana. La legge non deve essere compresa solamente su una base giuridica riduttiva ma deve essere promossa dalla visione morale, così la base dell'universalità della legge morale, e la sua necessità di una codificazione sociale del comportamento, trovano la loro obiettiva radice nelle esigenze della reciprocità umana. Le autorità politiche non devono essere intese in un senso puramente organizzativo delle convenzioni sociali o dei giudizi individuali. L'ordine politico deve cercare le forme giuste e buone della vita comune. La legge non deve solo proibire o sanzionare, deve istruire affinché si mantenga sempre attuale. Qualunque tipo di legge che, direttamente o indirettamente obbligasse ad andare contro la vita, sarebbe doppiamente una legge irrazionale ed iniqua. Preghiamo affinché ci siano sempre leggi giuste e a difesa della vita umana.
La vita umana dal concepimento fino al suo termine naturale. “Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” (Gen. 1,26-27).
La Chiesa Cattolica si è sempre distinta per la difesa della vita e sono innumerevoli i pronunciamenti del Magistero. Come esempio citiamo questi due chiari testi: “È necessario che non si perda mai di vista il rispetto della dignità umana, dal momento del concepimento, fino agli ultimi stati della malattia o agli stati più gravi di oscurità delle facoltà mentali. Permettetemi che ripeta qui la convinzione della Chiesa: l'essere umano conserva sempre il suo valore come persona, dato che la vita è un dono di Dio… L’insistenza della Chiesa per salvaguardare ogni vita dal suo concepimento si fonda in una esigenza etica che deriva da quello che lo stesso uomo è” (Giovanni Paolo II, Strasburgo, 8-X-1988).
“Non esito di proclamare davanti a voi e davanti al mondo che ogni vita umana - dal momento del suo concepimento e durante le sue fasi seguenti - è sacra, perché la vita umana è stata creata ad immagine e somiglianza di Dio. Niente supera la grandezza o la dignità della persona umana. La vita umana non è solo un'idea o un'astrazione. La vita umana è la realtà concreta di un essere che vive, agisce, cresce e si sviluppa; la vita umana è la realtà concreta di un essere capace di amore e di servizio all'umanità". (Giovani Paolo II, Roma,27-X-1980).
Preghiamo continuamente affinché si rispetti la vita dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. + Juan Card. Sandoval Iñiguez (Agenzia Fides 28/4/2006; righe 65, parole 937)


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