VATICANO - IL PAPA AI PARTECIPANTI AL SIMPOSIO EUROPEO SU "UNIVERSITÀ E CHIESA IN EUROPA": “COME LA NUOVA EUROPA NON PUÒ PROGETTARSI SENZA ATTINGERE DALLE PROPRIE RADICI, ALTRETTANTO PUÒ DIRSI PER L’UNIVERSITÀ”

lunedì, 21 luglio 2003

Castel Gandolfo (Agenzia Fides) – “Come la nuova Europa non può progettarsi senza attingere dalle proprie radici, altrettanto può dirsi per l’università. Essa, infatti, è per eccellenza luogo di ricerca della verità, di analisi accurata dei fenomeni nella costante tensione a sintesi sempre più compiute e feconde. E come l’Europa non può ridursi a mercato, così l’università, pur dovendo ben inserirsi nel tessuto sociale ed economico, non può essere asservita alle sue esigenze, pena lo smarrimento della propria natura, che rimane principalmente culturale.” Lo ha ribadito il Santo Padre Giovanni Paolo II ricevendo in udienza sabato 19 luglio nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i partecipanti al Simposio Europeo sul tema: "Università e Chiesa in Europa", promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e dalla Commissione Episcopale italiana per l’Università in occasione del VII centenario di fondazione dell’Università di Roma "La Sapienza".
Il rapporto tra Università e Chiesa all’inizio del terzo millennio, tema del Simposio, “ci conduce direttamente al cuore dell’Europa, là dove la sua civiltà è giunta ad esprimersi in una delle sue istituzioni più emblematiche – ha sottolineato il Papa -. Siamo nei secoli tredicesimo e quattordicesimo: l’epoca in cui prende forma l’"Umanesimo", come felicissima sintesi tra il sapere teologico, quello filosofico e le altre scienze. Sintesi impensabile senza il cristianesimo e quindi senza la secolare opera di evangelizzazione compiuta dalla Chiesa nell’incontro con le molteplici realtà etniche e culturali del continente. Questa memoria storica è indispensabile per fondare la prospettiva culturale dell’Europa di oggi e di domani, nella cui costruzione l’università è chiamata a svolgere un ruolo insostituibile.”
La Chiesa in Europa guarda all’università con stima e fiducia, ha sottolineato il Santo Padre, impegnandosi ad offrire il proprio contributo in diversi modi: “Anzitutto con la presenza di docenti e di studenti che sappiano unire la competenza ed il rigore scientifico con un’intensa vita spirituale, così da animare di spirito evangelico l’ambiente universitario. In secondo luogo mediante le Università cattoliche, nelle quali si attualizza l’eredità delle antiche università... Desidero inoltre ribadire l’importanza dei cosiddetti "laboratori culturali", che opportunamente costituiscono una scelta prioritaria della pastorale universitaria a livello europeo. In essi si opera un dialogo costruttivo tra fede e cultura, tra scienza, filosofia e teologia, e l’etica è considerata esigenza intrinseca della ricerca per un autentico servizio all’uomo.”(S.L.) (Agenzia Fides 21/07/2003 – Righe 28; Parole 381)


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