Instrumentum mensis Septembris pro lectura Magisterii Summi Pontifici Benedicti XVI, pro evangelizatione in terris missionum

sabato, 8 ottobre 2005

Anche nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, dove il Santo Padre ha trascorso quasi interamente il mese di settembre, Benedetto XVI ha proseguito la sua normale attività incontrando i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo per l’Angelus domenicale, ha ricevuto Vescovi e Ambasciatori, personalità del mondo della cultura, religiosi e studiosi. Ogni mercoledì il Santo Padre si è poi recato in Piazza San Pietro, per incontrare i numerosi fedeli e pellegrini. La celebrazione dell’XI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e la conclusione dell’Anno dell’Eucaristia, sono stati i temi ricorrenti prima della recita dell’Angelus: il Pontefice ha invitato l’intera Comunità ecclesiale a sentirsi coinvolta nella preparazione immediata al Sinodo, ha parlato della santificazione dei sacerdoti attraverso il sacramento dell’Eucaristia, e del legame tra Eucaristia e carità. A Castelgandolfo il Santo Padre ha anche avuto un importante incontro ecumenico con i rabbini capo di Israele, il Signor Shlomo Moshe Amar e il Signor Yona Metzger. A loro il Sommo Pontefice ha ricordato il quarantesimo anniversario della dichiarazione conciliare Nostra Aetate, un testo capace di dare ancora oggi un notevole contributo ai rapporti dei cattolici con i membri delle altre religioni e in particolare con gli ebrei. Durante questo mese il Santo Padre ha incontrato i Vescovi messicani, venuti a Roma in occasione della visita Ad limina Apostolorum, e ricevuti in quattro gruppi. Profonde e significative le parole che Benedetto XVI ha voluto rivolgere loro sulla situazione del Paese, sull’impegno della Chiesa, sulla formazione del clero. In particolare il Santo Padre ha ricordato ai Vescovi la necessità di fondare ogni azione missionaria sul sacramento dell’Eucaristia, “fonte e culmine della vita della Chiesa”.


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