AFRICA/KENYA - Popolazione allo stremo, tra sommosse anti-governo e siccità senza tregua

martedì, 28 marzo 2023

Nairobi (Agenzia Fides) – La popolazione è esausta, alla siccità che si protrae da oltre due anni con gravi ripercussioni sulla maggior parte dei kenioti si aggiungono le proteste anti governative organizzate dall'opposizione. Il carovita e le dimissioni del Presidente William Ruto, da molti ritenuto non democraticamente eletto durante il voto dello scorso anno (vedi Agenzia Fides 17/8/2022) sono il focus delle sommosse. Secondo informazioni diffuse dalla Bbc già la scorsa settimana erano stati registrati 238 arresti, compresi 4 parlamentari, un morto e 31 agenti di polizia feriti.
Davanti alle emergenze in atto, i vescovi cattolici del Paese hanno invitato i politici della Azimio la Umoja-one Kenya Coalition, guidato dall'opposizione, e quelli del governo del Kenya Kwanza, oltre a tutti i kenioti, a ragionare insieme per il bene e lo sviluppo della nazione.
“Non torneremo su quel sentiero scivoloso che porta alla violenza, non possiamo permettere che il nostro Paese regredisca nel disastro”, hanno avvertito i Vescovi nella loro dichiarazione firmata dall'Arcivescovo di Mombasa Martin Kivuva Musonde, Presidente della Conferenza episcopale del Kenya.
“Facciamo appello a tutti i leader kenioti di qualsiasi fazione politica affinché ci incontriamo, parliamo e dialoghiamo al fine di trovare soluzioni. La strada per risolvere eventuali problemi nel nostro Paese deve essere esclusivamente quella prevista dalla nostra Costituzione”.
In particolare i vescovi si sono rivolti al leader dell'opposizione, Raila Odinga, esortandolo a non dare spazio a manifestazioni che rischiano di sfociare nella violenza. “Non strumentalizziamo la miseria – chiede l’arcivescovo di Mombasa - sediamoci insieme! Keniani, ragioniamo insieme”.
“Carestia, fame e costo della vita sono le priorità che il Paese deve affrontare e non possiamo rischiare di aggravarli a causa della violenza. Abbiamo moltissimi problemi, criticità, promesse non mantenute, ma dobbiamo sempre rimanere entro i limiti della nostra Costituzione, con il dovuto rispetto per il popolo keniota, per la vita e per ciascun leader”.
La popolazione è stremata dalla fame alimentata dalla siccità e dalla carestia e i vescovi invitano a sostenere le persone in difficoltà, fornendo generi alimentari e contenendo il costo della vita.
“Noi kenioti dobbiamo respingere il veleno dell'odio che sta diventando un luogo comune nelle bocche dei nostri politici e dobbiamo essere pronti a non farci coinvolgere da coloro che ci incitano alla violenza, al fine di distruggere il futuro dei nostri figli” hanno concluso.
(AP) (Agenzia Fides 28/3/2023)


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