AFRICA/CONGO RD - Che cos'è la "Chiesa Kimbanguista"

sabato, 28 gennaio 2023 chiese locali  

Kinshasa (Agenzia Fides) – Tra le diverse denominazioni confessionali presenti nella Repubblica Democratica del Congo (Paese che si prepara a accogliere Papa Francesco in Visita apostolica) ce n’è una nata al tempo della colonizzazione belga. Si tratta della cosiddetta "Chiesa Kimbanguista" (Église kimbanguiste), il cui nome ufficiale dal 1987 è “Église de Jésus Christ sur la Terre par son envoyé spécial Simon Kimbangu”.
Simon Kimbangu nacque il 24 settembre 1899 a Nkamba, nell'attuale provincia del Kongo-Central. .Membro della Società missionaria battista, dopo alcune visioni si proclamò “Inviato Speciale”, asserendo di aver ricevuto da Gesù Cristo la missione e l'autorità di svolgere un ministero spirituale che si sarebbe diffuso da Nkamba in tutto il mondo. Simon Kimbangu iniziò la sua missione con la guarigione di un giovane donna, Maman Kiantondo, a Ngombe-Kinsuka, il 6 aprile 1921: Per il movimento religioso da lui fondato il libro sacro di riferimento rimane la Bibbia. Ma per questo nuovo predicatore, Adamo ed Eva erano neri. Nella fase culminante della colonizzazione, la sua predicazione assume i toni di una campagna per l'emancipazione dei neri. Questo messaggio, e alcuni suoi ulteriori presunti "miracoli", attirano verso di lui un numero crescente di adepti. Il fenomeno irrita profondamente l'amministrazione coloniale belga, che considera il movimento messianico come un potenziale destabilizzatore del tessuto sociale della colonia. Contro il "movimento" il governo coloniale adottò misure repressive estreme.
La "missione profetica" di "Papa" Simon Kimbangu durò solo cinque mesi. Fu arrestato a Nkamba, giudicato e condannato a morte il 3 ottobre 1921 da un tribunale militare; la sentenza fu commutata in ergastolo dal re Alberto I del Belgio. Il condannato fu deportato a Elisabethville (ora Lubumbashi), a 2000 km dal suo villaggio natale, dove morì il 12 ottobre 1951. Ma l'unico effetto di queste misure fu quello di rafforzare il movimento, che si diffuse rapidamente. Il 24 dicembre 1959 la Chiesa Kimbanguista fu finalmente riconosciuta dal potere coloniale, su base paritaria con le Chiese cattolica e protestante. A quel tempo il movimento era guidato dal figlio più giovane di Papa Simon Kimbangu,. Joseph Diangienda Kuntima, capo spirituale e rappresentante legale.
Nella strtuttura del gruppo, fortemente gerarchizzata, il capo spirituale, in quanto autorità suprema, ha sotto di sé un'assemblea generale, un organo incaricato della politica generale della comunità e un consiglio esecutivo. Famosa è poi l’Orchestre Symphonique Kimbanguiste, che è stata a lungo l’unica orchestra sinfonica in Africa centrale.
Oggi la cosiddetta Chiesa Kimbanguista ha gruppi di adepti sparsi in Africa, Europa e America Gli appartenenti alla comunità affermano di far riferimento al Credo di Nicea. La dottrina seguita dagli adepti riconosce quattro sacramenti: battesimo, eucaristia, matrimonio e ordinazione. Ma l'ostia distribuita nelle liturgie è rappresentata da un pane fatto di mais e di banane. Inoltre, non essendo consentito agli adepti di consumare bevande alcoliche, il sangue di Cristo è "simboleggiato" da miele mescolato con acqua. La dottrina kimbanguista è inoltre riassunta nella trilogia "Bolingo, Mibeko, Misala" che significa "Amore, Comandamenti, Lavoro". Nel 1992, Kuntima, affermò di aver accertato, “dopo studi approfonditi”, che la nascita di Cristo è avvenuta il 25 maggio.
La Chiesa kimbanguista ha fatto parte del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) dal 1969 e della Conferenza delle Chiese di tutta l'Africa (AACC) dal 1974, ma dal 2001 il kimbanguismo non fa più parte dell'ecumenismo e non è più riconosciuta come comunità cristiana dalle altre Chiese e comunità ecclesiali in seguito all'autoproclamazione del figlio di Simon Kimbangu, Salomon Dialungana Kiangani, come "reincarnazione del Signore Gesù Cristo”.
Dal punto di vista dei rapporti con la politica, la Chiesa kimbanguista si è sempre accontentata di un certo riconoscimento da parte di chi detiene il potere, avendo sostenuto il maresciallo Mobutu Sese Seko (al potere dal 1965 al 1997) e poi Kabila padre (1997-2001) e figlio (2001-2019) ed ora il Presidente Félix Tshisekedi, eletto nel 2019.
La Chiesa kuimbunguista rivendica più di 35 milioni di seguaci in tutto il mondo. Secondo dati ritenuti attendibili dagli analisti dell'Intelligence USA, sono kimbunguisti almeno il 10 per cento dei 105 milioni di abitanti della Repubblica democratica del Congo.
(LM) (Agenzia Fides 28/1/2023)


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