AMERICA/ARGENTINA - Come siamo stati uniti nella gioia sportiva, così affrontiamo insieme i diversi problemi della società

giovedì, 29 dicembre 2022 conferenze episcopali   situazione sociale   povertà  

Buenos Aires (Agenzia Fides) – “Ci auguriamo, per l'anno che inizia, di poter rinnovare atteggiamenti e disposizioni per la convivenza democratica, lasciando da parte tutto ciò che aumenta le divisioni, mette a rischio l'istituzionalità e rinvia la discussione di questioni urgenti in relazione alla povertà, al debito sociale, all'istruzione e alla crescita del Paese”: questo l’auspicio formulato dai Vescovi argentini, attraverso la Commissione esecutiva della Conferenza Episcopale, nel messaggio intitolato “2023: un noi che includa e ci renda tutti fratelli”.
I Vescovi argentini citano il Messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio, che invita tutti ad impegnarsi per la società e per il pianeta, “creando le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato nel perseguimento di un vero bene comune", (n.5). Ricordano poi i festeggiamenti per il trionfo sportivo della nazionale di calcio, quando gli argentini sono stati in grado di “mettere in secondo piano le differenze e superare le divisioni, nell'esperienza emozionante di una gioia comune”. Prendendo spunto da questi atteggiamenti, i Vescovi si augurano che nel nuovo anno che sta per iniziare si rinnovino tali disposizioni per risolvere insieme i diversi problemi che affliggono la società avendo come unico obiettivo il bene comune.
“È fondamentale superare l'eccesso che ci porta ad attaccare e squalificare chi non la pensa come noi – esorta il messaggio -. La crisi che stiamo vivendo richiede per questo nuovo anno 2023, non solo di pensare a preservare gli interessi personali, di parte ed elettorali, ma di cercare con decisione, nel massimo rispetto della Costituzione nazionale, quei consensi di base che assicurino l'impegno a superare i problemi urgenti del Paese”. Infine i Vescovi invocano dal Bambino Gesù, nato nell'umiltà della mangiatoia, l’aiuto necessario “a vivere lo Spirito del Natale che risuona nei nostri cuori e porti la pace per questo nuovo anno che andremo a celebrare”.

L’Argentina vive da lungo tempo una situazione di crisi economica, politica e sociale: l’inflazione ormai vicina al 100 per cento, genera povertà (situazione in cui si trova un terzo degli argentini) e un numero crescente di persone che devono ricorrere alle mense dei poveri, di anziani che non hanno il minimo neanche per le medicine, di famiglie le cui entrate sono insufficienti a soddisfare le necessità di base. La società e i politici sono divisi e contrapposti: mentre si allarga il divario tra ricchi e poveri e aumenta il numero di quanti soffrono questa crisi, mentre i partiti sono incapaci di dialogare e cercare soluzioni realistiche.
L’annuale rapporto sulla povertà curato dall’Osservatorio del debito sociale dell’Università Cattolica dell’Argentina (Odsa-Uca), presentato a inizio dicembre, rileva che il 32,7% delle famiglie e il 43,1% delle persone, in Argentina, è al di sotto della soglia di povertà, in aumento rispetto ai dodici mesi precedenti. Il rapporto sottolinea che il Paese, nonostante stia vivendo una fase di post-pandemia, non riesce a risollevarsi, anzi, nelle città e nelle zone metropolitane i dati relativi alla povertà sono in aumento. Nel 2022 le famiglie e la popolazione dell’Argentina urbana non hanno registrato miglioramenti significativi nell’accesso “al benessere” anche rispetto al 2010, anno del primo rapporto annuale, considerando l’evoluzione dell’accesso al cibo, alla salute, ai servizi di base, all’istruzione, all’assistenza sanitaria. Il tasso di occupazione nel 2022 è pari al 64,3%, in un contesto di diffusa povertà, il 23% svolge un lavoro temporaneo e circa il 50% della popolazione attiva non ha un’occupazione con pieni diritti lavorativi.
Alle prossime elezioni presidenziali in Argentina, in calendario il 29 ottobre 2023, saranno in competizione nove candidati di due blocchi contrapposti, tra i quali due ex presidenti: Cristina Fernandez de Kirchner (2007-2015) e Mauricio Macri (2015-2019), oltre all’attuale presidente, Alberto Fernandez.
(SL) (Agenzia Fides 29/12/2022)


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