AFRICA/CENTRAFRICA - “Siamo perplessi sul presunto bombardamento della base dei mercenari russi” dicono fonti di Fides

giovedì, 1 dicembre 2022 guerra civile  

Bangui (Agenzia Fides) – “Francamente è una cosa che ci lascia perplessi” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale dalla Repubblica Centrafricana commentando l’attacco aereo denunciato dal governo di Bangui, che sarebbe avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 novembre contro la base delle Forze di Difesa e Sicurezza di Bossangoa, nel nord-ovest del Paese.
“Il fatto si sarebbe verificato in piena notte, oltretutto senza luna, cosa che presuppone l’uso di tecnologie relativamente sofisticate in dotazione a una potenza esterna al Centrafrica” spiegano le fonti di Fides. “Chiaramente viene in mente la Francia che qui ormai è da tempo malvista. Ma al momento non vi sono elementi per tirarla in ballo”. Oltre ai militari centrafricani la base di Bossangoa ospita uomini della compagnia militare privata russa Wagner, che da tempo affianca e assiste le forze armate locali. Insieme alla base l’attacco ha preso di mira un cotonificio, causando ingenti danni materiali senza causare vittime. Il velivolo, secondo le autorità di Bangui, ha sorvolato anche la città di Bozoum e si è diretto a nord del Paese, prima di varcare i confini.
“Il cotonificio non è certo un obiettivo strategico anche in un Paese povero come il Centrafrica” continuano le nostri fonti. Quanto alla presenza russa aggiungono: “Sì in Centrafrica i mercenari della Wagner sono presenti e vanno e vengono in diverse aree del Paese. Si è pure diffusa la voce, che però non siamo in grado al momento di confermare, che gli uomini della Wagner stiano reclutando persone nelle prigioni del Paese. Non per inviarli a combattere in Ucraina ma per impiegarli qui in Centrafrica”.
Le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa internazionali dai portavoce centrafricani lasciano perplessi. Insistevano infatti sul fatto che l'aereo o gli aerei che hanno attaccato la base lo hanno fatto nel massimo silenzio. Un modo come un altro per significare che secondo loro non possono essere caccia a reazione o elicotteri.
Inoltre, le autorità centrafricane hanno accusato uno dei loro vicini di essere colpevole o almeno complice dell’attacco aereo; senza nominarli Bangui ha puntato il dito soprattutto contro le autorità camerunesi e ciadiane. La città di Bossangoa si trova poco distante dal confine con il Ciad, nel nord, con il quale i rapporti sono particolarmente tesi. Bangui accusa N'Djamena di aver permesso ai gruppi armati di utilizzare il suo territorio come base di ripiego e di aver concesso asilo al loro principale leader, l'ex presidente François Bozizé.
Su mandato delle Nazioni Unite, anche la Missione di stabilizzazione ONU nella Repubblica centrafricana (MINUSCA) è presente nel Paese per cercare di stabilizzare la situazione della sicurezza e ripristinare l'autorità statale. Il governo del presidente Faustin Archange Touadéra sta infatti affrontando l'insurrezione di gruppi armati che continuano a svolgere sporadiche azioni di guerriglia contro i soldati ei loro alleati. (L.M.) (Agenzia Fides 1/12/2022)


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