AMERICA/CILE - Gestire il fenomeno migratorio nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone: le Giornate su Migrazione e Rifugio

giovedì, 10 novembre 2022 emigrazione   diritti umani   leggi   chiese locali  

Santiago (Agenzia Fides) – “Uno dei nostri obiettivi è garantire la regolarità ai migranti e ai rifugiati, per sbloccare in qualche modo i danni accumulati dai ritardi storici che sono stati registrati negli anni precedenti, vogliamo dare informazioni alle persone e la possibilità di sapere a che punto sia il loro processo e poterlo concludere... Come seconda necessità, vogliamo anche articolare il mercato del lavoro con la politica migratoria, rispondendo alle esigenze produttive del paese... l'inclusione lavorativa risolve molti problemi migratori e di coesione sociale nei territori". Così si è espresso Luis Thayer, direttore del Servizio Nazionale Migrazione (SERMIG) del Cile, parlando dell’attuazione della nuova legge sulla migrazione, nel quadro della XXII edizione delle “Giornate su Migrazione e Rifugio”, che si tengono il 10 e 11 novembre a Santiago.
Thayer, che è uno dei relatori all’evento, sottolinea che da aprile, quando la nuova amministrazione ha iniziato il suo servizio, fino a settembre, tutte le 200.000 domande di visto temporaneo in sospeso sono state sbloccate, e delle 300.000 domande di visti pendenti per residenza permanente, circa 70.000 sono state risolte. Ha inoltre affermato che la nuova legge sull'immigrazione, uno dei temi principali della conferenza, è solida in termini di diritti umani e rappresenta un grande progresso dello Stato, perché cambia totalmente il sistema migratorio con un approccio multidisciplinare.
La XXII Conferenza dedicata a migrazione e rifugio è organizzata dall'Istituto cattolico cileno per le migrazioni, INCAMI, con l'obiettivo di contribuire alla politica migratoria nazionale attraverso il dibattito e la conoscenza collettiva. Vi prenderanno parte i rappresentanti della Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), della Commissione economica per l'America latina e i Caraibi (CEPAL), del Ministero degli Affari Esteri e del Servizio Nazionale di Migrazione del Cile, della Red Clamor, sezione Cile, della Fondazione AVINA, dell'Osservatorio Cittadino del Cile e del progetto CRISOL, mobilità umana e diritti.
Nata nel 1997, l’iniziativa che quest’anno ha per tema "Costruire il futuro con migranti e rifugiati", prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco, fin dalla prima edizione ha voluto riunire vari rappresentanti appartenenti alle organizzazioni della società civile, alle agenzie statali cilene a livello centrale e locale, alle organizzazioni internazionali e al settore privato, per riflettere sulla gestione della migrazione, sottolineando il rispetto e la garanzia dei diritti fondamentali, politici, sociali e culturali dei migranti e dei rifugiati, in un contesto multiculturale nazionale e internazionale. Quest'anno, considerando l'attuale realtà nazionale e regionale, si attendono contributi sostanziali per lo sviluppo di nuove strutture e nuovi sistemi che riescano a definire una politica migratoria efficace, che ha il suo asse nella nuova legge sull'immigrazione in concomitanza con la sfida del processo per la nuova Costituzione.
L'INCAMI aveva espresso al neo Presidente della Repubblica, Gabriel Boric, all’inizio del suo mandato (11 marzo 2022), le preoccupazioni delle istituzioni che lavorano con i migranti per “le difficoltà a cui continuano ad essere esposti i migranti che arrivano nel nostro Paese in cerca di un futuro migliore. Il fatto che molti entrino attraverso ingressi non autorizzati non li rende meno persone". Esprimendo la speranza suscitata dai nuovi regolamenti sulla migrazione (legge 21.325/2021), l’INCAMI notava poca chiarezza nel suo processo di attuazione, la mancanza di informazioni e i ritardi sulle procedure per regolarizzare lo status migratorio delle persone, la presenza di stranieri regolari nel paese ma privi di documenti, che non hanno accesso ai diritti garantiti dalla Costituzione, come lavoro, salute, istruzione, alloggio, giustizia (vedi Fides 31/3/2022).
Nel referendum del 4 settembre 2022, i cileni hanno espresso a larga maggioranza (oltre il 60%) il loro parere negativo sulla bozza della nuova Costituzione (vedi Fides 30/8/2022; 2/9/2022). Il 6 settembre il presidente Boric ha realizzato un rimpasto di governo che ha coinvolto cinque ministeri, fra cui quello strategico dell'Interno.
(SL) (Agenzia Fides 10/11/2022)


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