AMERICA/PANAMA - I Vescovi annunciano la seconda fase del dialogo, nuovo passo nella lotta all’ineguaglianza, all’esclusione sociale e alla corruzione

lunedì, 19 settembre 2022 dialogo   situazione sociale   vescovi  

Panama (Agenzia Fides) – Prima di dare inizio alla seconda fase del Tavolo Unico di Dialogo, “che sarà decisiva per delineare concretamente il cammino di trasformazione di cui necessita il nostro Paese”, l’équipe della Chiesa cattolica che ha accettato il ruolo di facilitatrice in questo cammino (vedi Fides 14/7/2022;30/7/2022) informa che “il dialogo stesso è il frutto principale che ci lascia la prima fase, il primo passo di quello che può essere un grande cammino nel nostro paese, l’inizio di una cultura di pace e di dialogo per arrivare ad una autentica trasformazione di Panama”.
Per raggiungere questo obiettivo, affermano nel comunicato del 18 settembre giunto a Fides, è necessaria la fiducia reciproca tra tutti i protagonisti sociali: anche se difficile da raggiungere è “fondamentale per andare avanti”, mentre il sospetto e il pessimismo non fanno altro che alzare grandi muri. I Vescovi sono fiduciosi nella buona volontà degli esseri umani, e ribadiscono il loro impegno: “Per quanto piccola fosse la possiblità di contribuire ad uscire dalla crisi che ci stava colpendo tutti, la Chiesa cattolica è stata e sarà sempre disponibile a mettesi al servizio per intraprendere un cammino di pace e senza inganni, con tutti i settori del paese, senza escludere nessun gruppo in nessuna regione del Paese”. Quindi i Vescovi annunciano con grande gioia l’inizio imminente della seconda fase del dialogo, “aperto alla partecipazione di tutti i rappresentanti della società”, preceduta ora da un periodo di transizione per la migliore preparazione possibile alla seconda fase.
Ringraziando tutti coloro che hanno finora contribuito al dialogo, “rendendo possibile questa esperienza unica”, ribadiscono infine l’impegno della Chiesa cattolica “ad accompagnare ogni aspetto di questo nuovo passo nella lotta all’ineguaglianza, all’esclusione sociale e alla corruzione, di cui tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo responsabilità”.
(SL) (Agenzia Fides 19/9/2022)


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