AFRICA/MOZAMBICO - L’assalto alla missione di Chipene fa parte di una più vasta offensiva terroristica

sabato, 10 settembre 2022 violenza   jihadisti  

Maputo (Agenzia Fides) – L’assalto alla missione di Chipene nel corso del quale è stata uccisa suor Maria De Coppi (vedi Fides 7/9/2022) non è un evento isolato, ma è parte di una progressione di assalti condotti dagli insorti (probabilmente legati all’autoproclamata Provincia dello Stato Islamico in Mozambico) avviata a fine agosto, nelle due province settentrionali del Mozambico
La campagna terroristica nel distretto meridionale della Provincia di Cabo Delgado e in quello settentrionale delle Provincia di Nampula, è iniziata il 29 agosto. Tra questa data e il 7 settembre sono stati registrati 4 assalti ad Ancuabe e Chure (Cabo Delgado) e 4 nei distretti di Memba (al quale appartiene la missione di Chipene) ed Erati (Nampula). Gli assalitori hanno colpito civili indifesi che stavano lavorando nei loro campi, decapitandoli, con il chiaro intendo di spargere il terrore tra i residenti.
Scopo raggiunto, perché come riferito all’Agenzia Fides da Sua Ecc. Mons. Inacio Saure, Arcivescovo di Nampula, “la popolazione è disorientata e in grande sofferenza perché vive nell’incertezza e non sa cosa fare, molti scappano ma non sanno bene dove andare” (vedi Fides 8/9/2022).
L’obiettivo dei jihadisti sembra quello di alleggerire la pressione esercitata dalle forze mozambicane e loro alleate (in primis i militari inviati dal Rwanda) nei distretti settentrionali di Cabo Delgado; estendendo l’area del conflitto, gli insorti sperano di costringere i militari regolari a disperdere le proprie forze.
Le autorità mozambicane sembrano al momento preferire difendere i distretti di Palma e di Mocimboa da Praia, dove sono concentrati i giacimenti di gas e petrolio del Paese. Non è un caso che l’Unione Europea (che vede nel Mozambico un importante futuro fornitore di idrocarburi) ha annunciato l’invio di nuovi aiuti militari al Paese.
Abbandonare gli altri distretti del nord Mozambico agli insorti rischia però di fare pendere almeno parte della popolazione dalla parte degli insorti jihadisti, con gravi conseguenze per la stabilità dell’intera area.
(L.M.) (Agenzia Fides 10/9/2022)


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