AFRICA/ZIMBABWE - Le Chiese cristiane, solido riferimento per il popolo nell’era post-Mugabe

sabato, 10 settembre 2022 politica  

Harare (Agenzia Fides) - “La nuova era che tutti noi speravamo cominciasse dopo la caduta di Mugabe nel 2017, non è ancora iniziata o perlomeno il cammino non va come ci si attendeva. Tuttavia la situazione si sta stabilizzando e il governo ora sembra più orientato allo sviluppo piuttosto che all’ideologia militante. L'economia è ancora in situazione critica a causa delle sanzioni che permangono dall'era legata a Mugabe. Ma, con il miglioramento delle relazioni con l'intera comunità internazionale, la situazione dovrebbe migliorare. E le Chiese fanno la loro parte per contribuire allo sviluppo del paese e al benessere della popolazione”. È fiducioso Padre Frederick Chiromba, Segretario generale della Conferenza episcopale cattolica dello Zimbabwe, parlando all’Agenzia Fides a quasi cinque anni dalla fine del regime di Robert Mugabe, al potere nel Paese dell’Africa australe per quasi 40 anni. Quattro anni dopo le elezioni che hanno confermato alla presidenza per una manciata di voti Emmerson Mnangagwa (era vicepresidente al momento della caduta di Mugabe e fu nominato presidente), i circa 17 milioni di abitanti della nazione sono ancora in attesa della svolta. La popolazione spera che il processo democratico porti sviluppo e rispetto dei diritti e che lo Zimbabwe acquisisca sempre maggiore credibilità agli occhi della comunità internazionale, affinchè le sanzioni, che ancora subisce, vengano sospese almeno in parte.
Il ruolo assunto dalle Chiese cristiane, specie dall’inizio dell’era post Mugabe, è stato sempre più quello di solido riferimento per la popolazione, che era disorientata e spaventata. “Le Chiese cristiane – riprende il presule - sono oggi un punto di riferimento stabile per lo Zimbabwe e continuano a promuovere un dialogo nazionale globale per la guarigione e la riconciliazione dell’intero Paese. Da qui si può ripartire: dando, in nome del Vangelo, dignità e ogni persone, oa ogni essere umano. La strada è ancora lunga e complessa ma rimaniamo fiduciosi per un domani migliore, poiché il governo appare sensibile alle idee costruttive".
Nel paese l’87% circa della popolazione è cristiana, il restante si riconosce in altre fedi (circa il 2,5%) o in nessuna (10%). Le Chiese e comunità cristiane presenti e riconosciute nel Paese, raccolte sotto l’ombrello dello “Zimbabwe Council of Churches”, sono una trentina. I cattolici sono circa 2 milioni.
(LA) (Agenzia Fides 10/9/2022)


Condividi: