AFRICA/CENTRAFRICA - Gli Spiritani: “Una missione di prima evangelizzazione per donare Cristo alla gente”

sabato, 27 agosto 2022 missione   animazione missionaria   evangelizzazione  

Bangui (Agenzia Fides) - “I missionari Spiritani nella repubblica Centrafricana sono impegnati a ricostruire i cuori e la vita della gente, annunciando e vivendo il Vangelo nella sua interezza. Nonostante le poche risorse e i pochi mezzi, cercano di ricostruire la vita della gente dal punto di vista spirituale, educativo, materiale, sanitario. Sono impegnati, inoltre, nella formazione e nell’accompagnamento dei giovani, organizzano campi e seminari per sensibilizzare sull’educazione alla pace e la convivenza”. Così riferisce in un video messaggio inviato all’Agenzia Fides padre William Doctor, Superiore provinciale della Congregazione dello Spirito Santo (i cosiddetti “Padri Spiritani”) in Centrafrica, parlando dell'impegno missionario nel paese africano e delle sfide che i religiosi quotidianamente affrontano.
Il primo gruppo dei missionari Spiritani giunse in Centrafrica nel 1894 su iniziativa del Vescovo Prosper Augouard, allora responsabile della provincia del Congo francese. Oggi i religiosi, 29 in totale, sono presenti nell’Arcidiocesi di Bangui, nelle Diocesi di Mbaïki, di Bangassou e di Alindao. “L'opera missionaria dei Padri Spritani in Centrafrica - spiega il superiore provinciale - è pienamente coerente con il carisma della Congregazione: missione di prima evangelizzazione nelle parrocchie urbane e rurali, le periferie, dove si esprime la sollecitudine per i più poveri”.
Gli Spiritani hanno contribuito in maniera fondamentale alla fondazione della Chiesa della Repubblica Centrafricana: “La provincia dei religiosi - precisa - ha operato molto nell'istituzione di inserimenti missionari extra-parrocchiali attraverso opere educative e sanitarie, come la scuola Manicus a Mobaye, la Scuola Daniel Brottier a Niakari, due College a Bangui il centro “Voice of Hope”, che offre sostegno, scolarizzazione e reinserimento dei bambini di strada a Bangui”.
“La pastorale in alcune zone è molto difficile - racconta p. Doctor - la parrocchie nei territori rurali in si compongono di modesti nuclei urbani e di piccoli villaggi sparsi nella foresta circostante. L’accesso ai villaggi è disagevole, soprattutto nella stagione delle piogge. La gente è povera e poco istruita. C’è bisogno di annuncio di Cristo e di catechesi tutti i livelli”. L’ispettoria degli Spiritani nel paese africano si sostiene grazie al contributo finanziario di donatori locali e stranieri: “I confratelli - spiega p. Willam - hanno anche istituito delle attività generatrici di reddito per soddisfare i bisogni quotidiani della missione. La Provvidenza di Dio ci accompagna".
Osserva il religioso a Fides: “Nonostante la situazione di crisi del Paese, la nostra provincia accoglie vocazioni e studenti, anche da altre zone, per il tirocinio missionario, nella casa di formazione, il postulato a Bangui. Qui i missionari, i giovani religiosi e i seminaristi sono impegnati in attività di catechismo, di animazione della gioventù, di evangelizzazione e di carità”.
“C’è ancora molto da fare - afferma p. Doctor - è molto importante guardare ai tanti giovani che sono in formazione, alle timide ma incoraggianti risposte positive della gente del posto, che ha bisogno di esser sollecitata e aiutata. A noi padri Spiritani- conclude - è affidata la missione di rispondere alla chiamata e alla missione che Dio ci ha affidato, nel donare a tutti il messaggio di amore del Vangelo, secondo il carisma del nostro fondatore, Claude-François Poullart des Places, ponendo Cristo al centro, di fronte alle sfide che questa terra e questa società ci pongono”.
(ES) (Agenzia Fides 27/8/2022)


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